sabato, Maggio 4, 2024

Dopo un anno di pandemia il governo Draghi chiude l’Italia il 3, il 4 e il 5 aprile. Se questo non è un fallimento…

Videoconferenza Governo-Regioni-Comuni (Anci)-Province (Upi). Per l’esecutivo presenti i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute). In collegamento per il Comitato tecnico scientifico (Cts) il coordinatore Agostino Miozzo, Silvio Brusaferro (presidente Istituto superiore di Sanità – Iss) e Franco Locatelli (presidente Consiglio superiore di sanità – Css). Dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa, compresi quindi i giorni di Pasqua e Pasquetta. E’ l’intenzione del governo secondo quanto emerge dalla riunione con Regioni ed Enti Locali, indicano fonti concordanti. Dalla zona rossa nazionale saranno esentate le regioni che in quel momento si troveranno in zona bianca (attualmente solo la Sardegna). Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe ribadito, tra le nuove misure, che nei giorni 3, 4 e 5 aprile, per le festività di Pasqua, “disponiamo di una zona rossa di carattere nazionale, naturalmente eccetto le regioni in zona bianca”. Le nuove misure restrittive anti-Covid all’esame del governo saranno valide dal 15 marzo al 6 aprile in base a un decreto legge, secondo quanto trapelato dalla riunione. Superare l’area gialla rispetto al diffondersi della variante inglese. Un’ipotesi di lavoro sarebbe quella di far passare in arancione le regioni ancora in area gialla, per gestire il periodo oggetto del Dl. E’ quanto avrebbe affermato il Cts durante l’incontro. “Nelle prossime settimane, dal 15 marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione – avrebbe proposto anche il ministro Speranza -. Si rende più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le regioni che hanno incidenza settimanale superiore a 250/100mila verranno inserite nell’area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del Ministro della Salute”. Viene prevista la facoltà per le regioni di poter individuare, quando si è in arancione, aree ulteriori da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive: è un’altra delle proposte di nuove misure restrittive che Speranza avrebbe presentato alle regioni. Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile (3, 4 e 5 è zona rossa nazionale, ndr), nelle Regioni arancioni “è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno”, tra le 5 e le 22, “e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”. E’ quanto si legge nello schema di decreto legge sottoposto dal governo alle Regioni. Lo spostamento non è consentito nelle zone rosse. Dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini “giudizio positivo” sul decreto legge che il governo si appresta a varare, “anche perché permette a noi presidenti di prendere misure provinciali”. “Il virus si sta espandendo, misure restrittive oggi, per salvare l’estate – avrebbe detto il governatore dell’Emilia Romagna secondo fonti che assistono alla riunione -. Prima le facciamo meglio è. Occorrono massima cautela e prudenza”. “Subito dopo questo incontro ci sarà un Consiglio dei ministri, nel quale verrà approvato un decreto legge, e non un Dpcm, per nuove misure anti-Covid. Il premier Draghi e questo governo ritengono importante coinvolgere il Parlamento e avere un confronto con tutte le forze politiche. Il nuovo provvedimento, con ogni probabilità, entrerà in vigore dalla giornata di lunedì 15 marzo”, avrebbe detto la ministra Mariastella Gelmini, secondo quanto si apprende, all’incontro con gli Enti locali.
Redazione
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