Si aggrava il bilancio dell’autobomba esplosa ieri a Herat, nell’Afghanistan occidentale: i morti sono saliti a otto, 47 i feriti. L’esplosione ha colpito una sede della polizia intorno alle 22 di venerdì, danneggiando dozzine di case e negozi, ha detto all’Afp Jailani Farhad, il portavoce del governatore provinciale di Herat. Tra le vittime donne, bambini e personale di sicurezza. Il portavoce del ministero dell’Interno, Tariq Arian, ha confermato il bilancio delle vittime, aggiungendo che sono 54 le persone rimaste ferite. Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha detto che l’esplosione di Herat non aveva legami con il loro gruppo, anche se gli insorti del gruppo sono attivi nella provincia occidentale e recentemente hanno effettuato attacchi contro le forze governative afghane. Il presidente Ashraf Ghani ha incolpato i talebani, aggiungendo in un comunicato che il gruppo “ha continuato la sua guerra illegittima e la violenza contro il nostro popolo” e “ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna intenzione di risolvere pacificamente le crisi attuali”. Ieri il Consiglio di sicurezza dell’Onu “ha condannato con la massima fermezza il numero allarmante di attacchi deliberatamente rivolti ai civili in Afghanistan”.