venerdì, Aprile 19, 2024

Sassari, odio razziale attraverso il web: chiesto il rinvio a giudizio per otto neonazisti

Tramavano per sconfiggere con le armi la “minaccia giudea”: la Procura della Repubblica di Sassari ha chiesto il rinvio a giudizio per otto persone, estremisti di destra, individuati dagli agenti della Digos come esponenti del gruppo neonazista e antisemita chiamato “Ordine Ario Romano”, attestato sulle piattaforme VKontatke e Whatsapp e avente tra i suoi scopi l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, aggravati dal negazionismo. Le indagini condotte dagli specialisti di Sassari su input dell’Ucigos si sono focalizzate sul fondatore del gruppo neonazista, un 40enne sassarese che già in passato si era fatto notare dalle forze dell’ordine per le sue condotte estremiste, e hanno consentito di indentificare gli altri componenti, residenti in varie zone d’Italia. In particolare, dagli approfondimenti condotti su un account Vkontatke aperto e in uso al promotore del gruppo, è emerso che il 40enne era impegnato, insieme a un amico di Tempio Pausania, in una costante opera di diffusione di messaggi apologetici della figura di Adolf Hitler e di stampo marcatamente antisemita. Non mancavano aperti incitamenti alla violenza nei confronti degli ebrei, nonché veri e propri elenchi di cognomi di origine ebraica “in modo da poterli facilmente individuare” e l’indicazione di caratteristiche somatiche e antropologiche che avrebbero dovuto comprovare l’appartenenza alla “razza ebraica”. Tutto accompagnato da evidenti approcci negazionisti dell’Olocausto.
Redazione
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