martedì, Marzo 19, 2024

Santa Marinella: Referendum sui Beni Comuni, raccolte le firme necessarie!

Il Comitato Santa Marinella per il bene Comune ha raccolto e consegnato un numero di firme ampiamente superiore a quello richiesto per promuovere i referendum. I cittadini di Santa Marinella avranno quindi l’occasione di esprimersi in merito alla tutela del patrimonio pubblico e alla gestione di alcuni importanti beni comuni: cimitero, farmacia comunale, parcheggi a pagamento, stabilimento Perla del Tirreno e progetto relativo all’area “ex fungo”. È un risultato storico perché per la prima volta sarà possibile esprimersi su scelte che condizioneranno il presente e il futuro del nostro territorio. Invece di accogliere con interesse questa iniziativa di consultazione democratica, il Sindaco stizzito, ripete che i cittadini, votandolo, hanno già avallato la cessione della gestione di questi beni comuni in mano a privati. Ma questo non è vero: in nessun punto del suo programma elettorale si parla di project financing, finanza di progetto o partenariato pubblico privato. Si parla invece di progetti da attuare attraverso il reperimento di fondi regionali o europei, cosa ben diversa. Verificate voi stessi. Dimentica inoltre di essere stato eletto con circa 3.500 voti. Una minoranza assoluta che dovrebbe suggerire maggior cautela nel prendere decisioni che avranno un impatto sul territorio ben oltre il termine del suo mandato. E invece, dopo aver tentato di boicottare l’istituzione dei referendum rallentando con ogni mezzo la discussione della mozione e il regolamento promossi dal “Paese che Vorrei” in Consiglio comunale, adesso lamenta la mancanza di tempestività nella raccolta di firme!Ma la prima presentazione della mozione risale al 4 novembre 2018,strumentalmente tardiva è stata la sua approvazione. Ricordiamo anche l’assoluta irresponsabilità dell’Amministrazione nel negare al Comitato una sospensione dei termini per evitare rischi nelle fasi più critiche della pandemia o le allusioni fatte in merito a presunte “anomalie” nella raccolta delle firme. Raccogliendo oltre 1500 firme qualche errore è inevitabile,chiamarle anomalie è voler gettare fango e discredito sull’impegno di tanti cittadini e cittadine. Dispiace che l’Amministrazione non abbia colto la portata dell’iniziativa ma ogni ostacolo superato (e speriamo finiscano qui!) rende il risultato ancora più apprezzabile. Il dibattito pubblico che accompagnerà la campagna referendaria costituirà un’occasione preziosa per la crescita sociale e culturale della nostra città. Aiuterà tutti a capire che la conoscenza dei temi e il ruolo attivo dei cittadini nella vita politica e sociale sono determinanti per il nostro futuro. Indipendentemente dall’esito della consultazione, sarà l’opportunità per riunire una collettività nauseata dalle scelte gestite e calate dall’alto da un potere troppo spesso attento al tornaconto di pochi a scapito dei reali interessi della collettività. Probabilmente è proprio questa presa di coscienza che l’Amministrazione ha tentato di evitare invano. Grazie quindi a tutti coloro che con il proprio impegno, hanno reso possibile questo risultato.
Il Paese che Vorrei
Redazione
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