venerdì, Maggio 10, 2024

Cinema, si è spento a 87 anni l’attore americano George Segal

L’attore americano George Segal, nominato all’Oscar come miglior non protagonista nel 1967 per la sua interpretazione in ‘Chi ha paura di Virginia Woolf’, è morto ieri in California all’età di 87 anni. Segal è deceduto “per complicazioni dovute a un intervento chirurgico di bypass cardiaco”, ha detto la moglie Sonia in una dichiarazione alla rivista hollywoodiana Deadline. Segal aveva vinto un Golden Globe per il suo ruolo in “Un tocco di classe” (1973) con Glenda Jackson. Era noto anche per i suoi ruoli in televisione, principalmente nelle sitcom: dal 2013 interpretava il ruolo di Albert ‘Pops’ Solomon in ‘The Goldbergs’.
Nato a Great Neck, Long Island, New York; da Fannie e George Segal Sr., viene educato alla George School di Newton in Pennsylvania, e nel 1955 si iscrive alla Columbia University, diplomandosi come attore e musicista. Sia i nonni paterni che materni erano ebrei russi immigrati fra la fine del 1800 e inizi del 1900.
Messo sotto contratto dalla Columbia Pictures, debutta nel 1961 con il film Giorni senza fine di Phil Karlson, cui seguono ruoli da comprimario in grandi produzioni come Il giorno più lungo (1962) di registi vari e La nave dei folli (1965) di Stanley Kramer. Fa il suo esordio da protagonista con il film Qualcuno da odiare (1965) di Bryan Forbes, mentre l’anno successivo viene dato in prestito alla Warner Bros. per il film Chi ha paura di Virginia Woolf? (196.6) di Mike Nichols, per cui ottiene una candidatura all’Oscar, l’unica della sua carriera. In seguito reciterà in film di vario genere, tra cui Né onore né gloria (1966) di Mark Robson, Quiller Memorandum (1966) di Michael Anderson, Non si maltrattano così le signore (1968) di Jack Smight e Il ponte di Remagen (1969) di John Guillermin.
Interprete estremamente poliedrico, George Segal tuttavia consolida lo status da attore di prima fascia nei primi anni settanta, legando il suo volto a pellicole di buon successo critico e commerciale, passando dalla leggerezza di commedie romantiche come Il gufo e la gattina (1970) di Herbert Ross, in coppia con Barbra Streisand, o Un tocco di classe (1973) di Melvin Frank, con Glenda Jackson, film per cui Segal vince un Golden Globe, a sardoniche dark comedy come California Poker di Robert Altman (1974) e Senza un filo di classe (1970) di Carl Reiner, fino commedie d’azione come La pietra che scotta (1972) di Peter Yates, dove duetta con Robert Redford. Tra i suoi film di quegli anni si segnalano anche Loving, gioco crudele (1970) di Irvin Kershner, Il mio uomo è una canaglia (1971) di Ivan Passer e L’uomo terminale (1974) di Mike Hodges.
Redazione
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