venerdì, Novembre 1, 2024

Il sindaco di Civitavecchia: “Il mare faccia da traino per la ripartenza”

Una lunga e bella stagione dal 1 maggio al 30 settembre. È quella che il Comune di Civitavecchia vuole agevolare con l’ordinanza firmata stamane dal sindaco Ernesto Tedesco. Il provvedimento consente sostanzialmente di aprire la stagione balneare agli operatori interessati fin da domani sabato 1 maggio, anche se l’obbligo di mantenere le strutture aperte col completo allestimento vigerà soltanto dal 1 giugno. L’ordinanza, preparata dall’Assessorato all’Ambiente, contiene anche le prescrizioni e i divieti legati alle misure da contenimento del contagio da Covid-19, già introdotte lo scorso anno. Commenta il Sindaco Tedesco : “Abbiamo voluto far partire la stagione balneare non appena possibile per consentire agli operatori di avere più margini e con ciò di far ripartire da subito, grazie al clima generalmente mite del nostro territorio, l’economia del mare, affinché faccia da traino alla ripartenza di tutti gli altri settori. La nostra scelta è stata peraltro la stessa dei Comuni limitrofi e ciò va anche nella positiva direzione di una offerta complessiva del comprensorio come polo di attrazione, resa possibile anche dalla sempre preziosa disponibilità delle autorità marittime”. Aggiunge il Vicesindaco Manuel Magliani: “Sottolineo in questa sede il lavoro degli uffici, che hanno dato sostegno alla volontà dell’Amministrazione, che ho avuto l’onore di rappresentare nella teleconferenza  con Regione Lazio sulla riapertura balneare. Aver anticipato la stagione balneare rappresenta anche un maggiore impegno per la macchina comunale, che comunque affronteremo nella convinzione che le istituzioni debbano sostenere una ripartenza in sicurezza. Mi preme inoltre di ringraziare la Capitaneria di Porto e il comandante Francesco Tomas per aver confermato la fattiva collaborazione sempre accordata”.

 

AGGIORNAMENTO del 3.05.2021 ore 16.47

Concessioni balneari, Centinaio-Tripodi: “Settore vitale nel Lazio e in Italia, risposte si tradurranno in soluzioni”

”Gli operatori del settore hanno diritto di avere certezze, specialmente in questo periodo. È importante fugare ogni dubbio sulle leggi esistenti. Il ministro Garavaglia ha dato ieri una risposta al settore rassicurando che se sarà necessario si lavorerà per un’interpretazione autentica delle norme già esistenti. Le risposte si tradurranno in soluzioni”. Lo sottolinea il sottosegretario Mipaaf Gian Marco Centinaio, anche alla luce delle recenti decisioni del Tar del Lazio sulle concessioni balneari. “È doveroso il rispetto della norma voluta dall’ex ministro Centinaio – gli fa eco il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Angelo Tripodi – per il comparto balneare che è vitale non solo nel Lazio, ma anche nel resto d’Italia. Purtroppo alcune amministrazioni comunali hanno tentennato a lungo, bloccando gli investimenti e generando insicurezza tra gli operatori e i lavoratori in un periodo di profonda crisi economica”, rincara Tripodi.
AGGIORNAMENTO del 3.05.2021 ore 16.50

CNA Balneari: “Preoccupazione per il mancato inserimento  concessioni balneari nel DL Proroghe”

CNA Balneari esprime preoccupazione per il mancato inserimento delle concessioni balneari nel DL Proroghe approvato dal Consiglio dei ministri. La norma è necessaria per dare certezze ai titolari delle concessioni, la cui durata è stata prorogata fino al 2033 con la legge di bilancio 2018 e confermata con i decreti Rilancio e Agosto. L’estensione è stata messa in discussione dalla Commissione Europea con una lettera di messa in mora dell’Italia, mentre migliaia di imprese balneari sono ancora in attesa dell’estensione della concessione scaduta nel 2020 per effetto di sentenze dei Tar. Secondo CNA Balneari, è pertanto urgente la conferma della estensione delle attuali concessioni al 2033, avviare la riforma del demanio marittimo e concludere positivamente una querelle aperta con l’Unione Europea da oltre 10 anni. Oltre 30 mila imprese in Italia, tra stabilimenti balneari, alberghi con spiagge e attività commerciali operanti sul demanio, continuano a vivere una situazione di grande incertezza.
Redazione
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