venerdì, Aprile 26, 2024

Musica, addio a Franco Battiato: le tante vite di un raffinato sperimentatore

E’ morto questa mattina nella sua residenza di Milo Franco Battiato. Lo rende noto la famiglia. I funerali avverranno in forma privata. Il cantautore era nato a Jonia il 23 marzo del 1945. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità. Per Franco Battiato sono passati oltre 50 anni dalle sue prime esperienze musicali a Milano, dal suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l’altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma “Diamoci del tu”) ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva. Lungo questi decenni Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano. Un ironico libero pensatore che ha praticato l’arte della provocazione e che ha avuto pure una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014 e finita in modo a dir poco burrascoso. “Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini. “‘Io avrò cura di te’. Per me la più bella con le parole più semplici e più potenti. Grazie di tutte le emozioni che ci hai dato”, scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, a proposito della scomparsa di Franco Battiato. “Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e  commosso intere generazioni. Addio Maestro Battiato”, si legge nel post di Matteo Renzi. “Profondamente addolorato dalla morte di Franco Battiato, artista colto e raffinato. Con il suo inconfondibile  stile musicale, frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione, ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella commenta la scomparsa del cantautore siciliano. Ma tutto il mondo della politica ricorda oggi Batttiato. “Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”, afferma il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Mentre su twitter il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini scrive: ”Non ci lascia solo un cantante, un musicista, un poeta, un regista, un pittore, uno scrittore… ci lascia un maestro di cultura, ci lascia un uomo speciale che ha fatto sognare generazioni di italiani. Franco #Battiato mancherà tanto, a tutti noi”. “Ci ha lasciati uno dei più grandi artisti italiani, che nella sua lunga carriera ha saputo sperimentare e plasmare la musica come nessun altro. Sei stato d’esempio e ispirazione per tanti. Mi stringo ai familiari. Ciao Maestro”, afferma in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”, scrive su Twitter Giuseppe Conte. “L’Italia si inchina alla vita, all’opera di Franco Battiato. A Dio Maestro”, il ricordo su Facebook di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.
Redazione
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