giovedì, Marzo 28, 2024

Cultura, “La periferia non è triste e non è un dormitorio”: iniziativa di artisti e architetti della Capitale

Da Ascanio Celestini a Michelangelo Pistoletto, da Alessandro Melis che venerdì a Venezia inaugura il suo Padiglione Italia alla Biennale di Architettura a Boaventura de Sousa Santos e Michele Riondino, artisti, attori, scrittori, architetti, filosofi, sociologi per ragionare sui temi della città e le sue periferie e dire che la “periferia non è grigia, non è triste, non è un dormitorio”. E’ IPER il Festival delle periferie, promosso da Roma Culture, organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo nell’ambito del progetto Museo delle Periferie, una manifestazione phygital, multidisciplinare e gratuita che si terrà il 21-22-23 maggio. Tre giorni dedicati al tema della periferia, quella romana – con base a Tor Bella Monaca- e quella delle altre città e metropoli, tra le quali: Addis Abeba, Barcellona, Bari, Berlino, Bologna, Bolzano, Bucarest, Buenos Aires, Caracas, Città del Messico, Il Cairo, Kinshasa, Lima, Manchester, Miami, Milano, Montreuil, Napoli, New York, Palermo, Papaichton, Parigi, Pechino, Praga, Quito, Taipei, Taranto, Tel Aviv, Torino, Tripoli, Venezia. In cartellone un fitto programma di incontri, performance artistiche, video, concerti, lectio magistralis e tavole rotonde. Oltre 200 eventi e 400 personalità, studiosi e artisti coinvolti. Con oltre 90 ore in streaming e ospiti che offriranno i loro punti di vista sulla città, rilanciando un’idea di cultura inclusiva e partecipata che andrà in onda sul sito https://iperfestival.it e sui canali social media. “Un modo per far vedere che la periferia non è morta, non è un dormitorio, non è triste, grigia e pericolosa- spiega il direttore artistico Giorgio de Finis – È come se decidessimo di mandare un segnale luminoso nello spazio accendendo nello stesso istante tutte le realtà che quotidianamente operano nei territori attraversati dal Grande raccordo anulare, l’effetto visivo sarà quello di un grande anello luminoso intorno alla città”. Un festival, sottolinea il presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo Cesare Pietroiusti, che “è una novità nel panorama culturale. Un momento di riflessione su un tema complesso e spesso, non a caso, ignorato dal dibattito culturale”.
Redazione
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