mercoledì, Aprile 24, 2024

Zito: “Io candidato Sindaco? Oggi lavoro a temi e problematiche del territorio”

Interessante intervista quella pubblicata da Baraondanews a firma di Marco Di Marzio all’ex vicesindaco del comune di Cerveteri, Giuseppe Zito. Nella primavera 2022 Cerveteri e Ladispoli saranno chiamate ad eleggere il nuovo Sindaco in virtù della chiusura naturale della legislatura municipale. Tra continuità e rinnovamento, il primo cittadino del capoluogo etrusco non potrà ricandidarsi per un nuovo mandato in virtù della scadenza del suo secondo consecutivo mentre nella città balneare Alessandro Grando correrà per la riconferma alla guida dello scranno più alto di Piazza Falcone. Per parlare di politica del comprensorio nel suo complesso abbiamo raggiunto telefonicamente Giuseppe Zito, già Vicesindaco e Assessore nei due mandati del Sindaco Pascucci, dimessosi poi per motivi personali lo scorso 19 dicembre 2019, buon conoscitore anche delle dinamiche locali in vista delle prossime elezioni comunali.
Prima di entrare nel merito, ti chiediamo innanzitutto come stai e come procede la tua vita dopo aver lasciato gli incarichi istituzionali?
“Molto bene. Ho si minori responsabilità nei confronti dei cittadini ma con grande soddisfazione ho ripreso la mia attività lavorativa portando avanti con il massimo dell’impegno ogni giorno la mia professione”.
In vista delle elezioni comunali del 2022, come vedi la situazione politica ad oggi nel suo insieme di Cerveteri e di Ladispoli?
“Vedo innanzitutto che sono sempre più marcate le distanze tra i due comuni che per loro natura sono complementari e che dovrebbero essere sempre più uniti. Osservo poi un vuoto in termini di prospettive comuni. E’ necessario precisare però che Cerveteri e Ladispoli sono due città e due territori totalmente differenti, pur contigui e con punti comuni”.
Che giudizio dai dell’operato portato avanti sino a questo momento dal Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci?
“Non amo dare giudizi, che spettano invece ai cittadini che li esprimeranno nella primavera del prossimo anno dopo 5 anni di mandato verificando quanto realizzato in rapporto a quanto promesso durante la campagna elettorale. E’ chiaro che c’è stata una pandemia che indubbiamente ha creato dei rallentamenti rispetto agli obiettivi fissati all’inizio della legislatura”.
E quello invece del Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando?
“Anche in questo caso stesso discorso. Sicuramente Alessandro Grando si trova ad operare in una fase di costruzione, al termine del primo mandato e apprestandosi a candidarsi per rinnovare il suo impegno in quello successivo. Per cui, da una parte ha beneficiato della continuità amministrativa e di tutti quei successi amministrativi, se così possiamo dire, che ha ereditato dalla precedente amministrazione sapendoli sfruttare nel tempo e dall’altra ha tratto vantaggi dal tentativo di dare una sua visione della città. Un giudizio da dare dunque è molto difficile e per provarlo a dare in maniera complessiva è necessario attendere la fine del mandato”.
Per ora è soltanto un rumors, ma pensi che sia possibile una candidatura di Alessio Pascucci a Sindaco di Ladispoli?
“Sinceramente non credo che Alessio Pascucci possa essere interessato a cambiare comune mantenendo lo stesso ruolo. Sicuramente, l’idea di lavorare su un’unione del due territori potrebbe essere uno stimolo per Pascucci che ha sempre e comunque visto la fusione delle due entità municipali come un punto di forza. Per il momento però mi sembra fantapolitica”.
Su cosa, secondo la tua opinione, i futuri candidati a Sindaco, indipendentemente dalle coalizioni che li propongono, si dovranno concentrare in favore di un territorio nel suo insieme messo inoltre in ginocchio dalla pandemia?
“Noi abbiamo dei punti di forza che non siamo mai stati in grado di mettere a sistema. Un waterfront importante, per cui la riqualificazione del lungomare di Campo di Mare a Cerveteri e quanto di buono presente a Ladispoli devono diventare meta attrattiva per il turismo romano, facendolo poi uscire dalla sola dimensione mare per farlo entrare nel territorio, proponendogli la nostra enogastronomia e le nostre ricchezze culturali e paesagistiche. Serve una prospettiva e un’organizzazione turistica impostata in maniera tale da poter fondare il bilancio delle economie locali per un territorio che risente della vicinanza di Roma in tutti i suoi aspetti, sia quelli positivi che negativi. Quindi, dobbiamo saper utilizzare quelle che sono le ricchezze che sa offrire la vicinanza con la Capitale e farle diventare un punto di vantaggio per il comprensorio”.
In conclusione, in vista anche del prossimo appuntamento elettorale locale, ti chiediamo se è in cantiere un tuo ritorno in politica a Cerveteri oppure perché no a Ladispoli, tua città di residenza?
“Io mi sto appassionando molto di più ai temi, all’affrontare le questioni così da poter trovare la soluzione ai problemi e al coinvolgimento delle energie perché la politica torni ad essere competente e credibile. Quindi, questo è il mio sforzo in questo momento e dentro questo sforzo intendo muovermi”.
Redazione
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