“Purtroppo, non si tratta di un incidente isolato o di un’eccezione. Non ci dobbiamo nascondere, dobbiamo riconoscere la verità”. Così il premier canadese Justin Trudeau è tornato a parlare dello scandalo della fosse comune con i corpi di 215 bimbi indigeni trovata nei pressi di una scuola residenziale cattolica. Trudeau ha promesso “azioni concrete” a sostegno dei sopravvissuti, delle famiglie e della popolazione indigena canadese. Il premier ha ammesso che le scuole residenziali, dove i bambini indigeni separati dalle loro famiglie venivano trasferiti per essere ‘rieducati’ e assimiliati alla cultura canadese, “erano una realtà, una tragedia esistita qui, nel nostro Paese, e dobbiamo ammetterlo”. I resti dei 215 bambini, alcuni dei quali di appena tre anni, sono stati trovati nei pressi della Kamloops Residential School, nella British Columbia, attiva dal 1890 al 1978.