sabato, Aprile 20, 2024

“Fratelli d’Italia e Lega pronti a governare Cerveteri nel 2022”

di Alberto Sava
Imminente l’ultima campanella, maturandi vaccinati e milioni di giovanissimi pronti a sciamare ovunque ci siano spazi liberi e aria aperta. Con l’estate arriva una nuova spinta per il ritorno all’auspicata normalità. Nel nostro comprensorio la diffusione del virus è in calo e i dati diffusi dalla Asl Roma 4 registrano uno o due casi giornalieri. A Cerveteri in queste ore non sono stati registrati nuovi casi e sono 23 le persone monitorate in via di guarigione. Con il calare dell’angoscia sanitaria collettiva, riprende quota la voglia di tornare a vivere. Archiviati i virologi da talk, la politica è tornata ad occupare le prime file della comunicazione nazionale e locale. Nel Paese il premier Mario Draghi vola alto nei consensi degli italiani per l’impegno fattivo nel contrasto alla pandemia e nei territori recupera credito la sanità di prossimità. Il ritorno al passato della sanità territoriale è destinato ad essere uno dei temi centrali del dibattito che si svilupperà intorno al doppio appuntamento degli italiani con le politiche e le amministrative. Cerveteri nel 2022 voterà per le comunali ed in vista dell’avvio della campagna elettorale in autunno fervono i contatti, si lavora sulle strategie. Attualmente i possibili scenari vedono nel centrodestra Lega e Fratelli d’Italia alleati con un patto elettorale da cui è fuori Forza Italia, partito localmente commissariato. Al centro i leader di un raggruppamento di liste civiche hanno preannunciato di puntare sui quarantenni, uomini e donne qualificati ed in grado di confrontarsi alla pari con tutti gli altri candidati in campo. Nel centro centrosinistra c’è la maggioranza civica uscente ed il Partito Democratico in Amministrazione con Pascucci. Il Movimento 5 Stelle è in ritardo e silente. Gianluca Frittellini, dirigente locale del partito di Giorgia Meloni, nel corso di colloquio ha dichiarato: “Cerveteri deve voltare pagina in maniera radicale. Stanno per chiudersi dieci anni ininterrotti di sindacatura Pascucci, il quale ha regnato tenendo ferma la sua maggioranza con pugno di ferro in guanto di velluto. Una squadra di uomini e donne che condividono con il Sindaco la pesante responsabilità di due lustri di annunci, quasi mai supportati dai fatti. Pascucci ha mantenuto stretto il controllo del Comune, ma non ha mai stretto con Cerveteri. Da anni tutte le forze della minoranza sottopongono la maggioranza uscente, guidata da un Sindaco impermeabile a tutto, ad attacchi, interrogazioni parlamentari e denunce. Ma non è più tempo delle proteste contro i fallimenti di Pascucci, oggi è il momento delle proposte per Cerveteri. Lega e Fratelli d’Italia hanno stretto un’alleanza su un presupposto saldamente condiviso: il rilancio dei valori base dei nostri due partiti, nella consapevolezza delle reciproche diversità ed uniti nella determinazione di dare a Cerveteri la certezza di un futuro. Basta con le promesse patinate ed evanescenti disegnate solo nelle brochure elettorali. Fratelli d’Italia e Lega credono nella certezza di un futuro, saldamente ancorato alla forza dei valori ed alla nostra visione di governo della città. E’ una scelta di onestà politica che tutti gli elettori ci chiedono, scelta rifiutata da quanti si sentono protagonisti con la sola forza del consenso personale. Vincere le elezioni è un obiettivo, governare deve essere la certezza. E’ possibile che nell’imminenza del voto gli elettori cerveterani si ritroveranno assediati da una pletora di candidati sindaci, tutti pronti a lanciare slogan più o meno convincenti con il solo scopo di far rivincere sistemi di potere fuori dal tempo. Leggiamo di liste civiche infarcite di nomi nuovi (e quindi credibili) in una cornice di quella politica scaduta, senza credibilità, incapace di andare oltre l’orizzonte personale dei suoi protagonisti. Il nostro Comune ha una disperata necessità di essere governato dopo due consiliature di Amministrazioni Pasccci, che hanno prodotto paralisi dello sviluppo, impoverimento dell’economia locale, azzeramento della democrazia istituzionale, annichilito il valore delle tradizioni con l’imposizione di feticci culturali ed ideologici al servizio delle ambizioni personali del singolo”, conclude Gianluca Frittellini.
Redazione
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