mercoledì, Maggio 1, 2024

Covid: ci sono quasi 2,5 milioni di over 60 ancora non vaccinati

Quasi 2,5 milioni di over 60 (14%) non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti-Covid. E’ quanto sottolinea l’ultimo report della Fondazione Gimbe, secondo il quale “al 23 giugno il 54% della popolazione italiana ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 27,6% ha completato il ciclo vaccinale”. “Nell’ultima settimana sono state somministrate 3.751.029 milioni dosi, per la prima volta in calo rispetto alla settimana precedente (-4,5%) a fronte di oltre 3 milioni di dosi ancora ‘in frigo’. Si riduce anche la media mobile a 7 giorni che dal picco del 10 giugno scende da 585.639 a 542.448 inoculazioni al giorno del 22 giugno”. Il report di Gimbe analizza le immunizzazione per fasce d’età. “L’86% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con alcune differenze regionali: se Puglia e Umbria hanno superato il 90% la Sicilia si mantiene sotto il 75%; degli oltre 4,4 milioni over 80, 3.883.342 (86,7%) hanno completato il ciclo vaccinale e 307.914 (6,9%) hanno ricevuto solo la prima dose; degli oltre 5,9 milioni nella fascia 70-79 anni, 2.914.810 (48,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 2.278.673 (38,2%) hanno ricevuto solo la prima dose; degli oltre 7,3 milioni nella fascia 60-69 anni, 3.150.738 (42,3%) hanno completato il ciclo vaccinale e 2.851.868 (38,3%) hanno ricevuto solo la prima dose”. “In altri termini, quasi 2,5 milioni di over 60 (14%) non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino, con rilevanti differenze regionali: dal 25,2% della Sicilia al 8,7% della Puglia – evidenzia Gimbe – Peraltro, il trend di coperture vaccinali per fasce di età conferma ormai l’appiattimento delle curve degli over 80 e delle fasce 70-79 e 60-69, oltre a dimostrare una netta flessione nelle ultime tre settimane per la fascia 50-59 anni, già a copertura inferiore al 70%”. “Considerato che oltre 5,4 milioni di over 60 devono ancora completare il ciclo vaccinale – precisa Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe – è utile ribadire che secondo l’ultimo report del Public Health England nei confronti della variante delta una singola dose di vaccino (Pfizer-BioNTech o AstraZeneca) riduce la probabilità di malattia del 31% e di ospedalizzazione del 75%; percentuali che salgono rispettivamente al 80% e al 94% con il ciclo completo”. “Rispetto alle forniture stimate nel Piano vaccinale – Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – rimarrebbero da consegnare entro la fine del secondo trimestre 25,9 milioni di dosi, il 34% di quelle originariamente previste. Anche non considerando il vaccino di CureVac, che non ha superato con successo i test clinici, è certo che non arriveranno 18,6 milioni di dosi entro fine mese”. “Infatti, secondo le dichiarazioni del Generale Figliuolo, a giugno avremo un totale mensile di vaccini a mRna pari a 15,3 milioni: in altri termini”, evidenzia la Fondazione. Secondo Cartabellotta “se a giugno sono già state consegnate 9,43 milioni di dosi di Pfizer/BioNTech e 1,27 milioni di Moderna, entro fine mese sono attese solo altre 4,7 milioni di dose”. Il Commissario ha inoltre dichiarato che per il mese di luglio è prevista la disponibilità di circa 14,5 milioni di dosi di vaccini a mRna. “Contando dunque su 19,2 milioni di dosi di Pfizer e Moderna nelle prossime cinque settimane – conclude Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – la capacità certa di somministrazione è di circa 550 mila dosi al giorno al massimo, stante che nulla sappiamo delle consegne di AstraZeneca e Johnson&Johnson previste per luglio”.
Redazione
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