mercoledì, Aprile 24, 2024

Dionisi: “Unindustria Civitavecchia al centro del dibattito sullo sviluppo”

L’alto Lazio guarda avanti: la parola al presidente dell’Associazione degli Imprenditori

di Alberto Sava
Approfondire lo sviluppo di un territorio è questione molto più complessa della realizzazione tout-court di agende programmatiche e scelte di crescita, pubbliche o private che siano. Unindustria Civitavecchia è al centro del dibattito sullo sviluppo. L’associazione degli imprenditori dimostra sempre di più di avere idee chiare e fattibili sul futuro del litorale nord del Lazio. Ne abbiamo parlato con il presidente che da otto mesi guida Unindustria Civitavecchia, Cristiano Dionisi approfondisce quanto realizzato del programma presentato lo scorso ottobre all’assemblea delle imprese associate di Unindustria, che rappresenta la più grande Associazione imprenditoriale del sistema Confindustria per estensione territoriale.
Dionisi, otto mesi alla presidenza di Unindustria Civitavecchia: un primo bilancio?
“È stato un periodo di lavoro intenso. Un percorso che ci ha portato a definire punti di forza e di debolezza del territorio e conseguentemente a concretizzare un programma strategico per lo sviluppo che in questi mesi abbiamo presentato ad istituzioni e stakeholder e sul quale stiamo impostando il nostro impegno. Il nostro piano propone al territorio una visione non solo di breve termine ma anche di prospettiva, cercando di superare le grandi criticità dell’area: penso al gap infrastrutturale, ad una forte frammentazione istituzionale, all’assenza di pianificazione strategica e, soprattutto, di una cultura del confronto basato non su tematiche ma su posizioni preconcette”.
Nelle ultime settimane è intervenuto più volte sui temi dell’energia e della blue economy: sono questi gli obiettivi principali di crescita per il territorio?
“Su energia ed economia del mare dobbiamo rivendicare la nostra giusta centralità. Sul primo punto vogliamo continuare ad essere il “Polo energetico del Lazio”, cogliendo l’opportunità di vivere in prima linea il grande tema della transizione energetica, che accompagnerà il nostro Paese per i prossimi decenni rappresentando una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche del nostro secolo. Qui stiamo lavorando affinché il territorio riesca a comprendere l’esigenza di uno sviluppo sostenibile coerente con le linee guida del Green New Deal europeo e con il percorso di decarbonizzazione in atto a livello nazionale. Purtroppo in alcuni momenti non è facile vincere la sfida di un dialogo pragmatico e non ideologico, far passare l’esigenza di rendere consapevoli i cittadini e le istituzioni della bontà dei progetti in campo in maniera seria e non strumentale. Sono però molto soddisfatto dell’attenzione sul tema dell’assessore Lombardi, con la quale abbiamo avuto un ottimo confronto, e con la Regione in generale”.
Anche sulla Blue Economy abbiamo osservato una grande collaborazione con la Regione Lazio.
“Si, abbiamo apprezzato la volontà di inserire questo tema nella Smart Specialization Strategy e gli atti concreti della giunta, che dimostrano un’attenzione concreta al nostro territorio. Dobbiamo prepararci per vincere la sida di un tema assolutamente orizzontale, perché nell’economia del mare rientrano tante discipline tra l’altro diverse tra loro: dalle attività portuali legate al crocierismo, a quelle dedicate alla parte logistica e commerciale, il cui sviluppo sarà sicuramente agevolato anche dalle risorse previste sul Pnrr. A settembre presenteremo un progetto dedicato alla digitalizzazione della supply chain logistica, che è stato pensato per cercare di colmare il gap ancora mostruoso che ci divide da altri porti italiani ed europei.  L’economia del mare è anche lo sfruttamento positivo della risorsa mare a tutti i livelli, quindi ad esempio attività dell’itticoltura, la cantieristica navale o il turismo in senso più generale. Su questo ultimo aspetto abbiamo due progetti, uno che si chiuderà a fine luglio dedicato alla digitalizzazione del patrimonio culturale, l’altro in partenza condiviso con le amministrazioni comunali dell’area e con decine di piccole e medie imprese per la creazione di una Destination Management Organization”.
Sulle infrastrutture? La Civitavecchia-Orte sembra asfaltata dai ritardi
“La scorsa settimana abbiamo incontrato l’ingegner Ilaria Coppa, commissario nominato dal Governo per completare un’infrastruttura decisiva per il futuro dell’area. Abbiamo manifestato il disagio delle nostre aziende e di potenziali investitori per l’annosa vicenda e allo stesso tempo abbiamo apprezzato la grande volontà di concludere una volta per tutte il completamento dell’infrastruttura. Saremo al fianco del commissario per far emergere l’impatto economico positivo e i benefici che questo progetto porterà in tutto il quadrante nord del Lazio, così come viglieremo attentamente su tutti gli altri elementi di sviluppo infrastrutturale, come il collegamento ferroviario diretto tra Porto di Civitavecchia ed Aeroporto di Fiumicino e le infrastrutture di ultimo miglio stradali e ferroviarie a servizio dell’hub portuale”.
A quando un cambio di passo anche culturale per la crescita economica del territorio?
“Sono dell’avviso che oggi più che mai sia necessario un nuovo approccio culturale allo sviluppo. L’esigenza che sta emergendo sempre di più tra gli imprenditori è quella di lavorare su un approccio pragmatico allo sviluppo, altrimenti correremo il rischio di allontanare opportunità di crescita e di investimento a vantaggio di altri territori. Spesso le difficoltà sono proprio l’attitudine delle istituzioni a non riuscire ad entrare nel merito dei progetti. Da parte nostra l’idea è quella di intensificare l’attività comunicativa e di riprendere il percorso del confronto anche attraverso l’organizzazione di momenti di approfondimento, come quello che abbiamo tenuto nei giorni scorsi sul tema della decarbonizzazione del settore marittimo: un evento di rilievo nazionale organizzato finalmente in presenza presso l’Autorità di Sistema Portuale a Civitavecchia, al quale hanno preso parte le nostre Pmi, i grandi player nazionali ed internazionali, i massimi vertici di Unindustria guidati dal presidente Camilli e i rappresentanti istituzionali. Un momento importante nel quale si è parlato di progetti concreti e fattibili per portare un contributo pragmatico allo sviluppo, del quale pubblicheremo gli atti nelle prossime settimane”.
Presidente, cosa avete in preparazione per il prossimo l’autunno?
“Proseguiremo sulla strada intrapresa, cercando di calare a terra gli obiettivi che ci siamo dati, per rendere la nostra area attrattiva e competitiva. Saremo presenti nel dibattito con le nostre aziende, così come saremo al fianco delle istituzioni per aiutarle a concretizzare idee e progetti. L’epidemia ci ha insegnato che soltanto l’interazione tra sistema pubblico e sistema privato può dare risposte efficaci alle esigenze della nostra società: siamo certi che soltanto in questo modo potremo pensare al futuro con ottimismo e tracciare un percorso nuovo e positivo sui temi dello sviluppo”.
Redazione
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