sabato, Aprile 20, 2024

Festival del Cinema di Venezia: sono cinque i film italiani in concorso

Sono ben cinque i film italiani in concorso alla 78/ma Mostra del cinema di Venezia che si svolgerà tra il primo e l’11 settembre prossimi. Tutti titoli attesissimi e prestigiosi: E’ stata la mano di Dio, del premio Oscar Paolo Sorrentino, Qui rido io di Mario Martone sul grande Eduardo Scarpetta interpretato da Toni Servillo, Freaks Out di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Pietro Castellitto, Il buco di Michelangelo Frammartino da una straordinaria impresa italiana di speleologia e America Latina, un thriller dei fratelli D’Innocenzo con Elio Germano. I film in concorso sono 21, le donne registe in gara sono 4: Jane Campion con The Power of the Dog (al Lido 22 anni dopo Holy  Smoke, nel 1999), Ana Lily Amirpour con Mona Lisa and the Blood Moon (dopo il Premio Speciale della Giuria ottenuto nel 2016 con The Bad  Batch), Audrey Diwan con L’évènement, poi Maggie Gyllenhaal con  l’opera prima – l’unica in gara – The Lost Daughter (dal romanzo  omonimo di Elena Ferrante) e la regista russa Natasha Merkulova, che  codirige con Aleksey Chupov Captain Volkonogov Escaped.  Come da indiscrezioni della vigilia, poi, confermati in gara Spencer  di Pablo Larraín (che torna due anni dopo Ema), The Card Counter di  Paul Schrader (quattro anni dopo First Reformed), Un autre monde di Stéphane Brizé (cinque anni dopo Une vie) e Competencia Oficial di Gastón Duprat e Mariano Cohn (che nel 2016 stupirono con Il cittadino  illustre), oltre al già annunciato film d’apertura Madres Paralelas di Pedro Almodóvar. Tornano in concorso poi Michel Franco (che l’anno scorso vinse il Gran Premio della Giuria con Nuevo Orden) con Sundown, e il francese Xavier Giannoli (sei anni dopo Marguerite) con Illusions perdues. Completano il quadro On the Job: The  Missing 8 del filippino Erik Matti (208 minuti) – sequel di On the  Job, diretto nel 2013 e ospitato alla Quinzaine di Cannes -, Leave no  Traces del polacco Jan P. Matuszynski, Vidblysk (Reflection) dell’ucraino Valentyn Vasyanovych e La Caya di Lorenzo Vigas, regista  venezuelano che nel 2015 vinse il Leone d’Oro con Ti guardo. Per quanto riguarda il Fuori Concorso, oltre ai già annunciati Dune di Denis Villeneuve e Halloween Kills di David Gordon Green, il cartellone si arricchisce con il nuovo kolossal in costume di Ridley  Scott, The Last Duel, interpretato da Matt Damon, Adam Driver e Ben Affleck, l’atteso List Night in Soho di Edgar Wright (che in molti  pensavano potesse essere in gara), gli italiani Il bambino nascosto di Roberto Andò (film di chiusura del Festival), Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, La scuola cattolica di Stefano Mordini, poi Les choses  humaines di Yves Attal, Old Henry di Potsy Ponciroli. Tra gli eventi Fuori Concorso anche la miniserie HBO Scenes From a  Marriage di Hagai Levi, in cinque episodi e interpretata da Jessica  Chastain e Oscar Isaac. Una riscrittura del capolavoro di Ingmar  Bergman, ”risultato sorprendente che non fa rimpiangere  l’originale”, dice Alberto Barbera. Nella sezione Orizzonti, che sarà aperta da Les promesses di Thomas Kruithof, presenti per l’Italia Il paradiso del pavone di Laura  Bispuri, Atlantide di Yuri Ancarani, mentre in Orizzonti Extra La ragazza ha volato di Wilma Labate (con sceneggiatura dei fratelli  D’Innocenzo) e La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland  Sejko.
Redazione
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