martedì, Novembre 12, 2024

G20 della cultura al Colosseo, parla il premier Draghi: “E’ cruciale per la ripartenza del Paese”

Al Colosseo la cerimonia di apertura del G20 Cultura sull’arena dell’Anfiteatro Flavio. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha accolto le oltre 40 delegazioni attese per il G20 della Cultura. Con il ministro anche la direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni. Presente il premier Mario Draghi, il direttore generale dell’Unesco, Audrey Azouley, e il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco. “Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese” ha detto Draghi nel suo intervento. “Il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del prodotto interno lordo e impiega in maniera diretta o indiretta tre milioni e mezzo di persone. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall’Unione Europea, investiamo in queste attività quasi 7 miliardi di euro”. Il premier si è detto “molto orgoglioso che questo debutto avvenga in Italia. Storia e bellezza sono parti integranti dell’essere italiani. Quando il mondo ci guarda, vede prima di tutto arte, musica e letteratura. Voglio quindi ringraziare chi lavora nei nostri teatri, nelle nostre biblioteche e nei nostri musei. Perché la riscoperta del passato è condizione necessaria per la creazione del futuro”. La conservazione del patrimonio “non deve essere sinonimo di immobilismo. È per questo che agli investimenti associamo un programma di riforme e semplificazioni. Dobbiamo permettere ai nostri giovani di liberare le proprie energie e il proprio dinamismo. E promuovere l’uso della tecnologia, ad esempio nella digitalizzazione di archivi e opere d’arte. Perché l’Italia sia, allo stesso tempo, custode di tesori e laboratorio di idee”, ha detto Draghi in un passaggio del suo intervento. La tutela del patrimonio, ha poi sottolineato il premier “richiede anche maggiore sostenibilità ambientale. In Italia, più di dieci siti Patrimonio dell’Umanità sono in pericolo per l’innalzamento del livello del mare. Il rischio di alluvioni minaccia tra il 15 e il 20% dei beni culturali del nostro Paese. Dobbiamo agire subito, perché le generazioni di domani possano godere dei tesori che noi ammiriamo oggi”. Draghi ha citato lo stop al passaggio delle grandi navi davanti alla Basilica di San Marco e nel canale della Giudecca e le misure di sostegno alle categorie più colpite. Inoltre, nel suo intervento il premier ha citato il ‘record’ di siti, 58, considerati patrimonio dell’Unesco: “Qualche giorno fa, scherzando con il ministro Franceschini, ho detto che sarebbe da considerare l’intero Paese come sito Unesco”. E ha concluso”Il nostro patrimonio culturale è il frutto dell’immaginazione dei nostri antenati. Quello dei nostri nipoti dipende da cosa sapremo fare noi. Questo G20 e la sua Dichiarazione finale mi rendono ottimista sulla nostra capacità di coniugare memoria e visione”. Franceschini: “La cultura ha il potere di unire il mondo” ‘Per il G20 riuscire a costruire assieme un’agenda comune fattiva e innovativa è una sfida ancora più grande e tutti noi l’abbiamo raccolta con entusiasmo. Perché sappiamo che la cultura ha il potere di unire il mondo.Lo voglio dire qui, nella millenaria cornice del Colosseo che proietta su di noi la forza eterna della storia e delle arti: proteggere il patrimonio dell’umanità significa proteggere l’umanità stessa: la sua identità, le storie, l’arte, la bellezza. Per questo quando un monumento millenario, un sito archeologico, un museo sono minacciati in qualunque parte del mondo, noi tutti, ovunque viviamo, rimaniamo feriti, ci sentiamo coinvolti, ci riguarda” ha detto il ministro della Cultura Franceschini. Poi ha ricordato: “Ci incontriamo in un momento cruciale: la pandemia ha reso ancora più evidente quanto siamo interdipendenti, quanto sia necessario che i Paesi lavorino insieme: perché problemi globali esigono risposte globali. Allo stesso tempo la pandemia ci ha anche fatto capire quanto la cultura sia la linfa delle nostre vite. Le piazze vuote, i musei chiusi come i cinema, i teatri, le biblioteche, hanno reso le nostre città tristi, spente. Per questo ora sappiamo che sarà la cultura la chiave della ripartenza, il motore di una crescita innovativa, sostenibile ed equilibrata”. “Ringrazio il premier Draghi per aver messo la cultura al centro dell’azione di governo attraverso il Piano di ripresa e resilienza. La cultura ha il potere di unire il mondo: proteggere il patrimonio significa proteggere l’umanità stessa, contribuire al dialogo internazionale, al rispetto delle diversità”. Si tratta della prima ministeriale cultura del G20, che l’Italia guida in qualità di presidente di turno nel 2021 all’insegna di “La cultura unisce il mondo”. Nella sostanza, ha spiegato Franceschini, “Sarà una grande opportunità, non soltanto per l’Italia, ma per l’agenda cultura del G20. La cultura ha molte funzioni importanti, ha una funzione economica perché crea crescita, ricchezza e posti di lavoro, ma soprattutto può essere uno strumento formidabile di dialogo tra i popoli, noi su questo abbiamo investito molto”. Il nostro paese ha strategicamente scelto di mettere al centro della propria Presidenza la cultura, considerando l’importanza di questo settore in Italia. Valutazione rafforzata dalla consapevolezza che la cultura è la chiave di volta per la ripartenza post pandemica.  Queste le priorità rispecchiate nella Dichiarazione di Roma dei Ministri della Cultura G20, che verrà approvata a esito dei lavori: tutela e promozione di cultura e settori creativi come motori per una crescita sostenibile ed equilibrata; protezione del patrimonio culturale contro i rischi,  transizione digitale e nuove tecnologie per la cultura, valorizzazione della formazione, affrontare il cambiamento climatico. Azoulay (Unesco): “Complimenti al governo per la decisione su Venezia” Volevo congratularmi con il governo italiano e in particolare con il premier Mario Draghi e il ministro Dario Franceschini per le misure adottate recentemente per la salvaguardia di un tesoro che noi tutti amiamo come Venezia”. Lo dice la direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay al G20 della Cultura. Questa sera le delegazioni hanno assistito a un concerto dell’Orchestra ‘Luigi Cherubini’ diretta dal maestro Riccardo Muti al Palazzo del Quirinale. Poi la cena all’antistante Palazzo della Consulta, dal 1956 sede della Corte Costituzionale. Domani i lavori si trasferiranno a Palazzo Barberini, dove sono previste diverse sessioni dalle 10 alle 17, concluse da una conferenza stampa.
Redazione
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