venerdì, Maggio 3, 2024

Covid, Sicilia e Sardegna rischiano di diventare zone gialle

L’ultimo monitoraggio dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), riporta un incremento nel tasso di occupazione delle terapie intensive a livello nazionale, che sale di un punto percentuale rispetto agli scorsi giorni, arrivando al 4%. Rimane stabile invece il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti Covid di area non critica, fermo al 5%. In base alle nuove disposizioni del ministero della Salute, per il passaggio alla zona gialla una regione deve raggiungere il 10% di occupazione dei posti in terapia intensiva, il 15% per l’area medica e un’incidenza di casi superiore ai 50 ogni 100 mila abitanti. Diversi territori sono vicini a queste soglie. Covid, quali regioni sono a rischio zona gialla per l’incidenza di casi ogni 100 mila abitanti L’incidenza è ormai arrivata a 68,91 casi per 100 mila abitanti a livello nazionale nell’ultima settimana, contro i 63,95 della precedente. Tre regioni superano addirittura i 100 casi. Sono la Sardegna (142,03), la Toscana (119,73) e la Sicilia (104,55).
Sono invece 15 le regioni che superano la soglia critica dei 50 casi. Solo un mese fa sarebbero passate automaticamente alla zona gialla. Si tratta di Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto. Covid, quali regioni sono a rischio zona gialla per l’occupazione delle terapie intensive. A superare la soglia per la zona gialla relativa ai reparti di rianimazione è solo la Sardegna, il cui dato è tuttavia stabile. Si avvicinano al 10% anche Lazio, dove sono in aumento i ricoveri, Liguria e Sicilia.
Redazione
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