venerdì, Maggio 3, 2024

Elezioni politiche in Germania: Olaf Scholz vince il primo dibattito tv con altri due candidati alla cancelleria

La Germania si prepara alle elezioni politiche. Quello fra quattro settimane sarà un voto epocale: dopo sedici anni Angela Merkel non sarà più la cancelliera; si tratta, insomma, di scegliere chi guiderà la più grande economia europea fuori dalla pandemia, che dovrà affrontare la ristrutturazione dell’Unione Europea e affrontare il nuovo ordine mondiale che emergerà dopo la sconfitta americana in Afghanistan. Ieri sera il primo dibattito televisivo fra i tre candidati alla cancelleria andato in onda sull’emittente Rtl è stato vinto dal socialdemocratico Olaf Scholz, lo ha stabilito un sondaggio “a caldo”, effettuato dall’istituto Forsa. Stando al rilevamento, l’attuale vice cancelliere e ministro alle Finanze nel governo di coalizione uscente della Merkel ha convinto il 38% delle persone interpellate, contro il 30% che si è espresso per la leader dei Verdi, Annalena Baerbock, e il 25% che ha votato il candidato del blocco conservatore Cdu/Csu, Armin Laschet, il governatore dello stato più popoloso della Germania, il Nord Reno-Westfalia. Baerbock, che non ha esperienza di governo, sta facendo la prima corsa dei Verdi per la cancelleria. Proprio il candidato socialdemocratico è apparso il più ‘merkeliano’: è rimasto a lungo silenzioso, lasciando che Baerbock e Laschet battagliassero fra loro. Scholz ha mantenuto la calma concentrandosi su argomenti come le tasse e le pensioni: “abbiamo bisogno di salari migliori, un salario minimo più alto, e naturalmente anche di pensioni stabili”, ha detto, aggiungendo: “Dobbiamo fermare il cambiamento climatico causato dall’uomo, ma assicurarci di avere ancora buoni posti di lavoro tra 10, 20 e 30 anni”. Il cambiamento climatico è stato il tema che più ha scaldato il parterre. “Lei mette le catene all’industria”, attacca, rivolto alla sfidante dei Verdi Annalena Baerbock, il candidato Cdu/Csu Armin Laschet. “E lei non fa nulla sul clima, ma chiede sempre a noi come pensiamo di realizzare i nostri progetti: evidente, non avete nessun piano”, ribatte la candidata del partito ambientalista. Che poi estende le critiche al socialdemocratico Olaf Scholz, il quale “non intende fare nulla per il clima”. “La difesa del clima è un grande progetto per il futuro dell’industria e assicurerà il benessere del Paese”, ha replicato Scholz che intende proporre meno tasse di 200/300 euro a famiglie per realizzare una difesa del clima meno costosa. Scholz si è anche detto “contrario al divieto di voli interni e anche a centri cittadini liberati dalle automobili”. Reduce da molte gaffe, Armin Laschet è apparso molto battagliero, ma resta in enorme difficoltà nei sondaggi pre-elettorali (le sue preferenze personali sarebbero crollate addirittura al 10% contro il 31% di Scholz, stando all’istituto demoscopico Insa. Peraltro, stando ad una media tra gli ultimi sondaggi realizzati in vista del voto federale del prossimo 26 settembre, la cima del podio è occupata dall’Spd, con il 23% dei consensi, seguita a pochissima distanza da Cdu/Csu al 22,7%, mentre sono terzi i Verdi con il 17,6% dei voti. Per quanto riguarda gli altri partiti, i liberali dell’Fdp sono all’11,9%, l’ultradestra dell’Afd non va oltre l’10,9% e la Linke, il partito della sinistra, viene indicata dal 6,6% degli interpellati.
Redazione
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