Il ddl Green pass Italia approda oggi in Senato dopo l’approvazione della scorsa settimana alla Camera e lo slittamento di 24 ore della discussione prevista per ieri in Aula. Intanto, però, mentre si discute sull’estensione del Green pass a tutti i lavoratori, la cabina di regia sul tema non è stata ancora convocata, idem il Consiglio dei ministri. Se il passaporto vaccinale sarà reso indispensabile per i dipendenti della pubblica amministrazione, c’è anche chi spera in un intervento di più ampio spettro già oggi – al più tardi arriverà la settimana prossima – e che tocchi anche i lavoratori del comparto privato. Ieri sera il premier Draghi sembra aver intanto dettato la linea: “Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per un risultato immediato”, ha detto a Bologna. Per questo è necessario “dire molti no e pochi sì per evitare che tutto sia travolto dall’irresponsabilità”, ha aggiunto. Ancora incerta sul punto la posizione della Lega: “Prima di dire se sono d’accordo o non sono d’accordo voglio capire di cosa si sta parlando”, ha affermato il segretario del Carroccio Matteo Salvini, ospite di ‘Cartabianca’ su Raitre ieri sera, sull’estensione del documento verde a tutti i lavoratori. “Green pass e obbligo vaccinale? Io userei entrambi gli strumenti, in modo ben calibrato, per arrivare all’obiettivo: far ripartire la vaccinazione”. Lo dice Pier Luigi Bersani, presidente di Articolo Uno, ospite della trasmissione ‘DiMartedì’ su La7. “Il Green Pass è uno strumento che offre uno spazio di libertà per accedere a servizi che diversamente con queste varianti sarebbero in gran parte chiusi per tutti, l’obbligo è un’assunzione di responsabilità dello stato per le situazioni di maggior rischio e credo che vada valutato”, è il pensiero di Bersani. “Bisogna usarli tutti e due questi strumenti, con raziocinio e attenzione e in modo ben calibrato, con l’obiettivo di far partire in queste settimane con più forza la vaccinazione. Anche per fare partire la macchina usi due pedali, io sono per usare tutti e due i pedali. E mi affido a chi ne sa più di me perché valuti come dosarli”, dice ancora. “Rischio licenziamento per chi è senza Green Pass? No, io credo che si troveranno dei sistemi -risponde-. Non è che li licenziano, li mettono a fare dell’altro o li sospendono dal servizio. Il sindacato intende essere tutelato da una norma che immagino dovrà comprendere anche garanzie per i lavoratori. Poi se sento dire ‘io sono contro il Green Pass lo stato metta l’obbligo’ questo è curioso, perché gli stessi ritengono che il Green Pass tolga loro un pezzo di libertà e dicono toglietemeli di più. Io dico che è comprensibile l’obbligo dove il rischio di contagio è più alto, per tutto il resto è giusta anche un’implementazione del Green Pass per l’accesso ai servizi”.