venerdì, Aprile 19, 2024

Ladispoli 1888, Marco Mellace ricostruisce in tridimensionale la nascita della Stazione Balneare

di Marco Di Marzio
Nella collezione multimediale dedicata alla storia e raccolta sul proprio canale YouTube giunge finalmente una ricostruzione 3D interamente dedicata a Ladispoli, sua città natale. Marco Mellace, che con il soprannome di Flipped Prof è conosciuto in tutto il mondo per le proprie capacità innovative nel campo dell’apprendimento formativo a 360 gradi, ha infatti riprodotto in animazione tridimensionale la rappresentazione della nascita della località balneare, avvenuta il 30 maggio 1888 per mezzo di una lottizzazione sancita con atto notarile ed inaugurata il successivo 1° luglio con la denominazione di “Stazione Balneare Ferroviaria”. L’opera nasce su indicazione di Luana Bedin, Cristina Calabrese, Luigi Cicillini, Nardino D’Alessio, Marco Di Marzio, Crescenzo Paliotta e Claudio Nardocci, autori del libro di prossima uscita dal titolo “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 3 – Tremila anni tra storia e immagini”, che insieme a Mellace hanno voluto arricchire il testo con questa particolare ricostruzione 3D. Grazie dunque ai prodigi dell’informatica e quelli di un uomo che ha saputo sfruttarli al massimo delle sue capacità, quella che per molto tempo è stata la marina dei romani, poi divenuta “Città”, riscopre le proprie origini e con esse comprende ancor meglio come tutto abbia avuto inizio. Contattato telefonicamente Marco Mellace ha accettato di concedersi ad una nuova intervista attraverso la quale poter descrivere a tutti l’ultima opera multimediale da lui creata.
Caro Marco, nel ringraziarti per lo spazio concesso, ti chiediamo innanzitutto quali emozioni si provano nell’aver ricostruito in 3D Ladispoli, tua città natale, al tempo della sua nascita?
“Sono indescrivibili le emozioni che si provano nell’aver ricostruito in 3D la nascita di Ladispoli, il luogo della mia nascita e crescita, una città giovane divenuta però importante per ragioni di ordine sociale ed economico. Questo lavoro è stato per me anche l’occasione per mettere a tacere una volta per tutte quelle critiche, poche in verità, giunte a precedenti miei lavori, anche inerenti la stessa Ladispoli. Infatti, grazie alle innumerevoli fonti storiche avute in possesso mi è stato possibile ricreare il luogo così come esattamente si presentava al momento della sua fondazione”.
Dopo quella antica, il tuo lavoro di ricostruttore 3D arriva dunque a toccare la storia contemporanea?
“Si, il primo in assoluto per me. Fino a questo momento, infatti, fatto salvo per alcuni castelli di epoca medievale, tutto il mio lavoro di ricostruzione 3D è stato dedicato alla storia antica, dal quale ho avuto inoltre i primi importanti riconoscimenti”.
Cosa comprende di preciso questa ricostruzione 3D?
“Comprende tutte le strutture presenti al momento della nascita, come: il ponte ferroviario in ferro e quello stradale in legno posti sul Fosso Sanguinara; il ponte pedonale in legno ubicato sul Fosso Vaccina; l’ultimo tratto della diramazione ferroviaria Palo-Ladispoli e la prima stazione ferroviaria, collocata nell’odierna Piazza Rossellini; la prima fontana di Piazza della Vittoria; l’acquedotto del “Ferraccio”; le prime strade e i 7 lampioni ad olio che ne costituiscono l’illuminazione pubblica; le prime case, tra cui il “Palazzaccio”; l’Albergo Diana Mare, finito di costruire nel 1889; il Cafè-Restaurant; gli stabilimenti balneari “Centrale-Dispari” e il “Falena””.
Da come si mostra trattasi di una ricostruzione multimediale molto dettagliata, com’è stato possibile arrivare a questo risultato?
“La realizzazione di questa ricostruzione 3D è stata possibile grazie al fondamentale supporto, di natura cartografica e fotografica, offerto da Marco Di Marzio, al quale auguro le migliori cose per il suo futuro professionale nel ramo del giornalismo. Decisiva per iniziare è stata una piantina di Ladispoli del 1889 da lui fornita e depositata presso il Catasto Rustico di Roma, nella quale sono riportati tutti gli edifici presenti a data della fondazione. Al fine del risultato finale importantissimo è stato anche il contributo in immagini fornito da Luigi Cicillini e poi da Luana Bedin, Cristina Calabrese, Luigi Cicillini, Nardino D’Alessio, Marco Di Marzio, Crescenzo Paliotta e Claudio Nardocci, autori del libro di prossima uscita dal titolo “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 3 – Tremila anni tra storia e immagini”, che insieme a me, hanno deciso di arricchire il la pubblicazione con questa ricostruzione multimediale”.
Puoi raccontarci brevemente come nacque Ladispoli?
“Ladispoli nasce mercoledì 30 maggio 1888 come lottizzazione per la costituzione di una “Stazione Balneare Ferroviaria”. Tutto viene sancito a Roma con Atto del notaio Girolamo Buttaoni, accordato e firmato tra il Principe Ladislao Odescalchi, Signore della Tenuta di Palo, e l’Ingegner Vittorio Cantoni. A darne l’annuncio pubblico è Gabriele d’Annunzio, con un articolo di giornale pubblicato il precedente 22 maggio, mentre l’inaugurazione avviene il successivo 1° luglio, con un treno speciale arrivato da Roma Termini, alla presenza di Cantoni e di Baldassarre Odescalchi, in rappresentanza del fratello Ladislao impegnato a Londra. La cerimonia si svolse nel migliore dei modi, alcuni lotti erano stati venduti, ma molto era ancora da fare”.
Da un confronto storico con l’oggi, mediante il progresso secondo te cosa ha guadagnato e cosa ha perso Ladispoli?
“Rispetto alla nascita Ladispoli molto probabilmente ha perso la propria identità iniziale. Sappiamo benissimo che la sviluppo edilizio ne ha cambiato fortemente la conformazione e successivamente la natura. Per queste ragioni e non solo la città non ha manutenuto quel timbro urbanistico ricevuto all’inizio dal Principe Odescalchi ed in particolare dall’Ingegner Cantoni. In rapporto alle origini Ladispoli ha invece mantenuto, dal punto di vista della memoria storica, la promiscuità della prima fase storica, essa è infatti nata dal perfetto incontro tra la nobiltà e la borghesia. Un’aspetto atipico se confrontato con altre città italiane, nate dall’incontro tra il clero e la nobiltà”.
Essendo Ladispoli tua città natale, a chi vorresti dedicare questo lavoro multimediale?
“La vorrei dedicare a mio figlio, in considerazione del lavoro che svolgo in favore dello studio e della formazione e di ciò che rappresenta per me Ladispoli”.
Su Ladispoli non è e non sarà l’unica ricostruzione 3D?
“Per Ladispoli non è l’unica ricostruzione 3D realizzata. Per questa città ho infatti ricreato a livello multimediale: Torre Flavia; la villa romana rurale “La Grottaccia”; la villa romana imperiale di Marina San Nicola, attribuita secondo alcuni storici a Gneo Pompeo Magno; il ponte medievale posto un tempo sul fosso Sanguinara e la cosiddetta “Litoranea”. E non sarà l’ultima. Con Marco Di Marzio stiamo già lavorando per far uscire in tempi brevi Alsium e l’acquedotto etrusco-romano. In futuro sarà inoltre ricreata Ladispoli 1930, lo sviluppo della prima lottizzazione”.
L’opera nasce su indicazione degli autori del libro di prossima uscita dal titolo “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 3 – Tremila anni tra storia e immagini”, a che punto sono i lavori di stesura del testo?
“Procedono in maniera spedita, siamo ormai alla chiusura con l’inserimento delle ultime foto. In questo libro, è bene ricordare, saranno inserite tutte le mie ricostruzioni 3D di Ladispoli con l’aggiunta di Cerveteri etrusca, Kysra, per la presenza di uno dei suoi porti quello di Alsium, poi divenuto colonia romana, antenata di Ladispoli. L’uscita del libro è prevista per natale. Sarà sicuramente un bellissimo dono per tutti i cittadini del luogo e gli appassionati di storia”.
Caro Marco, nel ringraziarti nuovamente per l’intervista, ti chiediamo in conclusione quali sono le ricostruzioni 3D di prossima uscita?
“Come già detto Alsium e l’acquedotto etrusco-romano. Successivamente vorrei continuare con Delfi e completare Ercolano”.
Redazione
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