sabato, Aprile 20, 2024
di Marco Di Marzio
Punicum, Pyrgi, Alsium e Fregenae, nuova impresa per Marco Mellace che in 3D è riuscito a ricostruire i 4 porti di Kysra, l’antica Cerveteri etrusca. Meglio conosciuto con il soprannome di “Flipped Prof”, Professore di sostegno presso l’Iss Luca Paciolo di Bracciano, con gli snodi portuali ha completato un lavoro multimediale iniziato nel 2019, dal quale è riuscito ad ottenere i primi importanti risultati che lo hanno poi consacrato a livello internazionale durante i lockdown generati dalla pandemia. Visibili sul proprio canale YouTube “Flipped Prof”, arrivato a contare oltre 23.700 iscritti, l’ultimo traguardo raggiunto dal ricostruttore 3D nasce da una convergenza di indicazioni formulate insieme con Luana Bedin, Cristina Calabrese, Luigi Cicillini, Nardino D’Alessio, Marco Di Marzio, Crescenzo Paliotta e Claudio Nardocci, autori con lui del libro di prossima uscita “Ladispoli – Un lungo Viaggio nel tempo – Volume 3 – Tremila anni tra storia e immagini”, che congiuntamente hanno espresso la volontà di arricchire l’opera con questa particolare riproduzione, degna della storia del passato etrusco conosciuto dal territorio posto oggi sul litorale di Roma. Un risultato che spinge chi scrive a contattare nuovamente Marco Mellace per una breve intervista di presentazione, utile a comprendere ancor meglio come tanti secoli fa Cerveteri si rapportasse con il mare.
Caro Marco, nel ringraziarti per la disponibilità, ti chiediamo innanzitutto quali emozioni si provano nell’aver ricostruito Kysra e i suoi 4 porti?
“Stupore, poiché l’antica Cerveteri etrusca insieme ai suoi 4 porti ci fa capire quanto grande sia stata. Era una vera e propria potenza, di terra e di mare, forse ancora oggi non del tutto compresa per la sua reale importanza avuta”.
Cosa comprende la ricostruzione 3D di Punicum, Pyrgi, Alsium e Fregenae?
“Comprende il possibile aspetto di questi 4 porti di cui sappiamo pochissimo. Le ricostruzione 3D operano in larga parte per analogia storica. Tuttavia però sappiamo di preciso quali erano le loro posizioni, con annesso tutto ciò conosciuto e ritenuto veritiero, come ad esempio il tempio dedicato alla dea Demetra collocato nell’approdo di Punicum, ubicato nell’odierna Santa Marinella in località Punta della Vipera”.
In quale periodo storico siamo?
“Siamo nel periodo di massimo splendore di Cerveteri etrusca, orientativamente posizionato tra il IV e il V secolo a.C”.
Quale era la loro funzione?
“Nel periodo considerato la loro funzione era prettamente commerciale. In questi porti partivano e arrivavano merci da tutto il Mar Mediterraneo. Sappiamo infatti che gli etruschi intrattenevano regolari rapporti con diverse città dell’Asia Minore, dei Fenici e della Magna Grecia. Lo stesso Punicum era un approdo per le navi cartaginesi”.
Cosa ne rimane oggi?
“A Fregene nulla. Le fonti parlano di un porto ubicato nei pressi del fiume Arrone utilizzato anche come punto di riparo per le navi che, provenienti dall’Asia Minore, si dovevano recare all’Isola d’Elba dove erano presenti dei giacimenti minerari. Di Alsium etrusca sappiamo pochissimo, di certo la posizione geografica identificata in corrispondenza dell’odierno Castello Odescalchi di Palo Laziale. Pyrgi invece è fra i 4 siti quello dal quale abbiamo maggiori informazioni. Diversi sono i ritrovamenti avvenuti, fra i quali le lamine e i resti di due grandi templi, il tempio “B” che venne fatto costruire dal tiranno di Cerveteri Thefarie Velianas e il più grande tempio “A” edificato per celebrare la caduta poi dello stesso Velianas. Anche per Punicum infine le informazioni non sono molte, tranne che per la scoperta di un tempio a Punta della Vipera”.
Oltre che per scopi di conoscenza, questa ricostruzione 3D dove può trovare spazio?
“Sicuramente nelle scuole, dove in tanti potranno scoprire le meraviglie del territorio. Troveranno sicuramente spazio, come già annunciato, nel libro di prossima uscita “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 3 – Tremila anni tra storia e immagini” al quale sto collaborando per la sua realizzazione”.
Che rapporto aveva l’antica Cerveteri etrusca con il mare?
“Un rapporto direi vitale. Oltre che su terra, grazie infatti al mare l’antica Cerveteri etrusca è potuta prosperare, in particolare nel settore dei commerci e delle relazioni con altri popoli. Un po’ come avvenuto per Atene, se vogliamo provare a fare un parallelo concettuale”.
Per il mondo etrusco, sono in programma nuove ricostruzioni 3D?
“Si. Come infatti già dichiarato in una recente intervista molto probabilmente presto gli spettatori, gli studenti, gli appassionati di storia e i colleghi vedranno per la prima volta l’antica Tarquinia etrusca. Un’idea nata in collaborazione con Marco Di Marzio. Per questo nuovo lavoro multimediale ho già ricostruito diverse abitazioni che poi saranno riportate all’interno della ricostruzione 3D. Prevista come anteprima di presentazione l’Ara della Regina”.
E più in generale quali sono i tuoi lavori multimediali di prossima uscita?
“Sto ultimando una sintesi didattica dedicata ai cavalieri della Tavola Rotonda, poi volgerò l’attenzione sul mondo bretone e sulla Chanson de Brest”.
In conclusione, ringraziandoti di nuovo per l’intervista, a chi vorresti dedicare questa ricostruzione 3D?
“Vorrei dedicarla certamente a tutte le persone che amano conoscere il mondo etrusco, la storia più in generale, oltre che a studenti, docenti e colleghi”.
Redazione
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