venerdì, Aprile 19, 2024

“Concorsone di Allumiere: Pd dentro fino al collo”

La lente della Procura sul singolare scambio di assunzioni tra Pincio e Pisana. Una persona sarebbe indagata e interrogata su quanto successe alla vigilia di Natale del 2020. Si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere

Luci accese nuovamente sulla storia del maxi-concorso di Allumiere già finito nel mirino della magistratura. La Procura di Civitavecchia avrebbe iscritto sul registro degli indagati un’altra persona, dopo che gli avvisi arrivati a tutta la commissione d’esame e al sindaco Antonio Pasquini (al presidente della Commissione Andrea Mori anche il divieto di dimora a Tolfa e Ladispoli). Si tratterebbe di un candidato, che lavora attualmente alla Regione Lazio e in precedenza aveva collaborato presso il Comune di Civitavecchia. Per la verità la persona in questione sarebbe stata indagata da diverse settimane, soprattutto su quanto successe alla vigilia di Natale del 2020 e alla coincidenza di un singolare scambio di assunzioni tra Pincio e Pisana. Sarebbe già stato indagato e si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto sale a sette il numero degli indagati dalla Procura di Civitavecchia. Contestato un presunto favoreggiamento all’ex collaboratore del sindaco Tedesco Magrì. L’avvocato Mereu: “Ha superato il concorso grazie alle sue capacità ed è certo che la sua estraneità ad ogni condotta delittuosa sarà riconosciuta” In attesa di capire se altri idonei verranno iscritti sul registro degli indagati, la presidente della Commissione Trasparenza della Regione Chiara Colosimo torna ad occuparsi del Concorsone. “La mancanza di dignità del Partito Democratico non conosce limiti. La decisione del neo presidente del X Municipio, Mario Falconi, di affidare un assessorato ad Antonio Caliendo, marito di una neo assunta in Regione attraverso il concorsopoli di Allumiere è l’ennesima dimostrazione che il partito del presidente Zingaretti è implicato fino al collo in questa vergognosa storia. Ci aspettiamo a questo punto una netta presa di posizione del segretario Letta. Non vorremmo che anche lui, invece, come già sta accadendo nella commissione trasparenza in consiglio regionale, cerchi goffamente di prendere tempo pur di non affrontare la questione. I cittadini del Lazio non meritano di essere umiliati ulteriormente”, conclude Chiara Colosimo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
Redazione
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