giovedì, Maggio 16, 2024

Sciopero nazionale degli studenti: “Rivogliamo la scuola, basta le classi pollaio e la dad”

E’ partito in tutta Italia lo sciopero nazionale della scuola, proclamato per oggi dai sindacati confederali e di base, con l’eccezione della Cisl Scuola: si protesta contro le politiche del governo in materia di istruzione e ricerca e si chiedono, tra l’altro, più fondi in Manovra per il settore, per il rinnovo del contratto, la stabilizzazione dei precari, più sicurezza per gli edifici e una soluzione definitiva per le “classi pollaio”.   Questa mattina cancelli chiusi e lezioni saltate in molte scuole statali d’Italia, dalle materne alle superiori: la mobilitazione riguarda infatti l’intero personale scolastico – docenti, Ata e dirigenti – ed è stata indetta, con modalità diverse, dai sindacati Flc Cgil, Uil Scuola Snals Confsal, Gilda Unams, AND, Anief, Cobas, CUB Sur, Fisi, Sisa.A ROMA MINISTERO “ASSEDIATO” – Il teatro principale delle manifestazioni è Roma. Nella Capitale sfila il corteo di Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief, che parte alle 10.30 da Porta San Paolo (concentramento dalle 10 a Piramide) verso il Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere).   Le motivazioni: scarsi investimenti sulla scuola nella Manovra economica, la previsione di aumenti “irrisori” nel nuovo contratto, l’assenza di una “necessaria stabilizzazione” del personale precario e di una riduzione strutturale del numero di alunni per classe, la stabilizzazione dell’organico Covid docente e ATA sono tra le motivazioni principali alla base dello sciopero. “Nella legge di Bilancio solo lo 0,62% viene destinato alla professione docente, per pochi e a premio, mentre sul contratto è di 87 euro la previsione di aumento con 12 euro legati alla ‘dedizione’, quando è di 350 euro la differenza attuale tra il personale della PA e quello della scuola”, ricordano i sindacati confederali, per i quali tra le misure urgenti “attese da anni” ci sono “dare un dirigente ad ogni scuola e azzerare le reggenze; permettere a tutti dirigenti di spostarsi da una regione all’altra; presìdi sanitari e sistemi di sanificazione nelle scuole” e, tra le misure “a costo zero”, un “concorso riservato per Dsga facenti funzioni; l’abolizione dei vincoli sui trasferimenti del personale”.I Cobas-Cub rivendicano anche “la centralità della scuola nel PNRR, innanzitutto attraverso un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la sicurezza; l’adeguamento permanente alla media OCSE del finanziamento per l’istruzione; un piano straordinario di assunzioni, ad iniziare dai ‘precari’, sulla base di un percorso per titoli”.
Redazione
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