lunedì, Maggio 6, 2024

Roma, alle elezioni supplettive sfida in “rosa” tra il centrodestra e il centrosinstra: Simonetta Matone vs Cecilia D’Elia

Riunioni in corso nel centrodestra in queste ore per decidere il nome da candidare alle suppletive del 16 gennaio nel seggio Roma 1 per la Camera, vacante dopo l’elezione di Roberto Gualtieri a sindaco della Capitale. I responsabili di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sul territorio si stanno confrontando per arrivare a una proposta condivisa entro stasera. Secondo quanto si apprende il nome possibile dovrebbe essere quello di Simonetta Matone, già in corsa per il Campidoglio al fianco di Enrico Michetti. “Domani arriveremo a dare il nome di una candidata unitaria per il centrodestra alle suppletive di Roma”, sono le parole che ha pronunciato Giorgia Meloni in chiusura della kermesse di Atreju. Sono un chiaro riferimento all’intesa su Simonetta Matone, ex magistrato. Spinta dalla Lega, ora Matone ha messo d’accordo gli alleati. Tranne sorprese dell’ultima ora, l’ex magistrato minorile sarà il nome di Lega, Fdi e Fi in corsa per il seggio di Roma 1. Proprio nel dietro le quinte di Atreju, nella piazza Risorgimento che ha visto incrociarsi tutti i leader del centrodestra, Matteo Salvini, principale sponsor della Matone, ha incassato il sì di Giorgia Meloni e di Antonio Tajani. Stasera ultimo giro di telefonate in vista dell’annuncio di domani. Matone, capogruppo della Lega in Campidoglio, è apprezzata nella coalizione per la sua moderazione e la propensione al dialogo tra gli schieramenti. L’ex magistrato si è detta pronta: “La mia disponibilità ci sarà sempre per il bene della città e del Paese. Per un centrodestra unito, moderato, radicato nel territorio ma soprattutto pronto ad ascoltare le esigenze di tutti i cittadini”, riflette la Matone. Si vota il 16 gennaio, prima dell’elezione per il Quirinale. Si profila una possibile sfida fra tre donne per le suppletive del collegio alla Camera del centro di Roma. La direzione romana del Pd ha ufficializzato la candidatura di Cecilia D’Elia, responsabile Pari Opportunità nazionale dei dem, vicina al governatore del Lazio ed ex segretario Nicola Zingaretti, di cui è stata assessore, e apprezzata in tutto il partito. La mossa del Pd, però, trova la netta contrarietà di Carlo Calenda, che alle ultime comunali in centro ha raccolto oltre il 30% dei consensi. Il leader di Azione poche ore prima aveva ritirato la candidatura della consigliera regionale Valentina Grippo in favore di un nome comune, ma dopo la scelta del Pd parla di “campo largo che non esiste” perché i dem preferiscono “andare avanti senza confronto”. Resta in campo l’opzione di far correre la ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, di Italia Viva.
Redazione
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