lunedì, Maggio 6, 2024

E’ caos tamponi, Carabinieri costretti ad intervenire al drive in

La situazione pandemica non accenna a migliorare e la drammatica mancanza di tamponi imperversa su tutto il territorio. Le code al drive in allestito alla Casa della Salute su via Aurelia sono chilometriche e l’atmosfera è incandescente, è caos tamponi. La ASL ha recentemente comunicato che l’accesso ai drive in è consentito solo su prenotazione, ma cosa sta succedendo? Molte persone su suggerimento del proprio medico stanno raggiungendo il punto tamponi senza aver riservato il proprio posto. Seppur in possesso di ricetta medica, questa mattina dopo aver fatto ore di fila alcune persone sono state allontanate senza aver avuto la possibilità di effettuare il test antigenico. La comunicazione della ASL è arrivata via social, ma pare che non tutti i cittadini abbiano avuto modo di leggerla. Ciò che stupisce è che, però, siano gli stessi medici a suggerire ai pazienti di recarsi alla Casa della Salute. Questo ha fatto sì che ieri l’atmosfera sia diventata veramente incandescente. Bambini febbricitanti dopo ore di attesa sono stati mandati a casa senza alcuna remora. La tensione è schizzata alle stelle e si è arrivati quasi alle mani. Gli operatori della ASL hanno contattato le forze dell’ordine per cercare qualcuno che potesse aiutarli a “fare ordine”. Gli agenti sono stati chiamati anche da coloro che sono stati allontanati. A quel punto i carabinieri sono stati costretti ad intervenire per arginare un vero e proprio fiume in piena. I carabinieri si sono visti costretti ad avvisare tutte le persone in fila invitando coloro che non avevano la prenotazione a tornare indietro. Se è vero che la legge non ammette ignoranti, è anche vero che la comunicazione della stessa potrebbe essere più efficiente. Attualmente le prenotazioni per i tamponi alla Casa della Salute sono bloccate. Nonostante la prescrizione medica non è possibile effettuare il test senza aver riservato il proprio posto.
AGGIORNAMENTO del 28.12.2021 ore 18.04

“Tamponi, a Ladispoli situazione fuori controllo”

Riceviamo e pubblichiamo: “Ci sono pervenute in questi giorni segnalazioni dei cittadini in merito alla grave situazione dei tamponi a Ladispoli presso la Casa della Salute e nelle farmacie comunali. I cittadini stanno lamentando una grave carenza organizzativa nella gestione, specie quella dei tamponi con lunghe code di macchine presso il Pit, assembramenti e prenotazioni inutili sia per i tamponi che per i vaccini a cui si aggiunge una situazione precaria dove solo 2 farmacie (di cui solo una comunale), stanno effettuando i tamponi con lunghe code e assembramenti come denunciato anche dai media locali. E’ evidente che con la variante Omicron i casi di Covid 19 stanno aumentando e il virus si sta diffondendo anche tra i cittadini con solo due dosi di vaccino con medici di base che registrano decine di casi in un solo giorno, questo rende maggiormente preoccupante la già precaria situazione cittadina che nei mesi precedenti aveva registrato dei record per numero dei casi registrati. E’ prioritario pertanto che il Sindaco affronti tale situazione con la ASL competente per richiedere un rafforzamento di un presidio sanitario come la Casa della Salute che serve due città come Ladispoli e Cerveteri con un bacino di centomila cittadini che appare totalmente inadeguato rispetto al numero di casi registrato. Ma è altrettanto grave che in una città di oltre 40 mila cittadini, vi sia una sola farmacia comunale impegnata per l’effettuazione dei tamponi oltre ad una farmacia privata, che da sole stanno entrando in difficoltà data l’enorme richiesta di tamponi che sta arrivando dopo le feste e in prossimità del capodanno. Come Italia in Comune, Azione, Italia Viva e Partito Socialista, chiediamo al Sindaco Alessandro Grando di intervenire urgentemente presso la Asl competente al fine di individuare una soluzione utile a rafforzare il presidio della Casa della Salute, allo stesso tempo denunciamo le gravissime carenze organizzative delle farmacie comunali che a loro volta devono essere impegnate con maggior impiego di uomini e mezzi sull’emergenza sanitaria”. Così in una nota a firma di Italia In Comune, Azione, Italia Viva e Partito Socialista.
AGGIORNAMENTO del 28.12.2021 ore 18.13

PD: “Situazione ormai insostenibile”

“Di giorno in giorno in città il numero dei contagi cresce sempre più, così come il tempo di attesa per effettuare i tamponi per il Covid 19, che nel nostro territorio sta assumendo dimensioni insostenibili: si arriva anche a sei o sette ore trascorse in macchina e dove spesso può riguardare bambini e persone con febbre. Considerato infatti che al PIT di Ladispoli fa riferimento un comprensorio con più di centomila residenti riteniamo necessaria l’apertura di un secondo centro per i tamponi nell’ambito del Distretto Sanitario Ladispoli-Cerveteri. Chiediamo dunque al Sindaco di attivarsi in tal senso: al fine di alleviare sia i disagi dei cittadini sia il gravissimo impegno lavorativo degli operatori sanitari del PIT stesso. E sulla base di queste considerazioni chiediamo inoltre alla Flavia Servizi di far predisporre a più Farmacie Comunali di Ladispoli (e non solo ad una) il Servizio tamponi”. Così in una nota a firma del Partito Democratico di Ladispoli.

 

AGGIORNAMENTO del 28.12.2021 ore 18.15

“Mascherine Ffp2, rincari inaccettabili”

“Non può gravare una spesa simile per le famiglie per andare a lavoro o per mandare i ragazzi a scuola.  Il Codacons si unisca a questa battaglia per tutelare consumatori e famiglie. Il giorno 23 dicembre è scattato l’obbligo della mascherina FFP2 per andare a lavoro e per andare a scuola , con gli  studenti e  tutti i pendolari  che per viaggiare su treno bus e metro dovranno indossarla. Di conseguenza mi sono recato nel punto vendita più vicino a casa la farmacia per acquistare 10 mascherine FFP2, chiedo il totale della spesa e la farmacista mi risponde 20 euro, passo al tabacchi il sabato mattina per ricaricare il telefono e chiedo il costo della mascherina FFP2 mi risponde 1,90 euro l’una. E’ veramente uno scandalo,  esclama il guerriero della destra di Ladispoli,  non è possibile che le famiglie debbano spendere per andare a lavoro e per mandare i figli a scuola dai 10 ai 20 euro per acquistare 10 mascherine mentre prima acquistando le mascherine chirurgiche si trovano facilmente al costo di 2,50 euro 10 mascherine. Ho pronto una nota per il Presidente di Fratelli d’Italia,  on. Giorgia Meloni, a cui chiederò di tutelare le famiglie italiane lavoratori e studenti in Parlamento perché è assurdo che con questo obbligo le famiglie rischino di spendere più di 200 o 300 euro al mese per le mascherine. Invito anche l’associazione dei Consumatori il Codacons locale ad unirsi a questa battaglia a tutela delle famiglie e dei lavoratori lo stato deve fissare un costo minimo di 2,50 euro di 10 mascherine FFP2, perché è una vera speculazione la vendita di queste mascherine che sembrerebbe far arricchire una delle tante multinazionali che le produce a danno di tante famiglie italiane a cui hanno aggiunto questa spesa per andare a lavoro o per mandare i figli a scuola. Auspico che con l’intervento della Meloni in Parlamento si tutelino tutte le famiglie italiane a cui lo Stato non può far gravare una spesa cosi esosa nello stipendio mensile”. Giovanni Ardita Consigliere Comunale FDI Comune di Ladispoli
Redazione
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