venerdì, Maggio 3, 2024

Abolita la divisione tra comunali ‘storici e forestieri’

Il 29 dicembre scorso la Giunta Pascucci ha abrogato un regolamento che puzzava di medioevo. A dispetto delle resistenze, l’Amministrazione ha tirato diritto per la sua strada rimettendo i dipendenti pubblici sullo stesso piano. Il plauso della Uil fpl

di Alberto Sava
Il 2022 è partito con il piede giusto piazza Risorgimento. Tra Natale e Capodanno, a ridosso della scadenza dei termini che avrebbero allungato di un altro anno il regolamento che creava sperequazione tra impiegati del Comune, la Giunta Pascucci è intervenuta per rimettere le cose al posto giusto. Nonostante le fortissime resistenze, è stata archiviata una normativa che puzzava di medioevo. Un regolamento iniquo che andava rimosso ed il vice segretario, dottor Antonio Lavorato, preso atto del dibattito prima, e del confronto poi, tra le sigle sindacali di categoria, il Comune e l’esecutivo politico, ha provveduto, in punta di diritto, a recuperare ed azzerare il gap esistente. Su proposta del dirigente della 2^ area Servizi alle persone è stata redatta la seguente proposta avente ad oggetto: “Approvazione modifiche “Regolamento delle procedure e dei criteri per le progressioni economiche orizzontali” approvato con DGC n. 153/2020” che viene sottoposta all’esame e all’approvazione della Giunta. L’esecutivo Pascucci, schierato al gran completo ad indicare la massima condivisione della delibera n. 174 del 29 dicembre 2021, l’ha fatta sua e votata all’unanimità. Una scelta politica voluta dal Sindaco, assessore al Personale ad interim, che ha rimosso una stortura. Da questo osservatorio non abbiamo mai fatto sconti ad Alessio Pascucci, ma quando c’è da riconoscere un merito, eccoci pronti a scrivere che è stata fatta giustizia. Come molti di voi ricorderanno è stata la Uil fpl a battersi per la questione del regolamento sperequativo tra i dipendenti ‘storici’ e “forestieri” arrivati a Cerveteri in mobilità. Di seguito l’intervento di   Rita Longobardi Uil fpl Roma e Lazio: “Apprendo con molto piacere che l’amministrazione comunale di Cerveteri ha approfondito la questione sollevata dalla Uil fpl e ha proceduto a modificare il regolamento di disciplina delle progressioni economiche orizzontali per il riconoscimento della crescita professionale dei dipendenti comunali, a tutela degli stessi e dei superiori principi di imparzialità, buon andamento e non discriminazione che informano e uniformano ogni amministrazione pubblica. Desidero ringraziare tutte le persone che hanno creduto e sostenuto, insieme alla Uil, la difesa di questi fondamentali principi costituzionali con la profonda convinzione che la difesa dei diritti si realizza anche e soprattutto attraverso la difesa dei diritti degli altri” conclude Rita Longobardi. Si è chiusa una pagina per l’equità tra i dipendenti, battaglia sindacale condivisa fino in fondo da ‘la Voce’. Ed ora alcune brevi considerazioni sulla delibera n. 174 approvata il 29 dicembre scorso, immediatamente esecutiva. E’ stato abrogato un regolamento scritto già con la consapevolezza che avrebbe creato delle ‘criticità’, a tal punto da prevedere correzioni successive. Il vero vulnus, l’assurdità, è stato introdurre una norma sperequativa tra dipendenti, individuando un periodo minimo di permanenza di ventiquattro mesi, per aver diritto alle progressioni economiche orizzontali, ignorando bellamente la carriera pregressa che non può subire battute d’arresto arbitrarie, solo perché si è finiti in un ente piuttosto che in un altro. Incidentalmente, si è capito finalmente cosa si intendesse esattamente per dipendente ‘storico’ del comune di Cerveteri: se arrivavi da altra amministrazione, fosse pure la più qualificante del mondo, dovevi stare fermo ai box per due anni, e senza fiatare. E tutto questo, contro ogni elementare regola sindacale, in barba al giuslavorismo italiano ed internazionale. Si trattava di una stortura talmente evidente, che in camera caritatis non c’è stato nessuno degli attori con potere decisionale che si sia sognato una difesa, neanche d’ufficio, del regolamento gettato alle ortiche. Le posizioni ufficiali, poi, avvicinandosi le elezioni ed avendo la rimozione del regolamento creato forse qualche malumore, sono state più votate al silenzio. Tuttavia, come raramente è accaduto a Cerveteri, e come dovrebbe essere sempre, a fronte di inutili parole, hanno parlato gli atti vincolanti, e l’assurdo ‘pit stop’ afflittivo di due anni per i ‘colpevoli’ di provenire da altri enti, è stato rimosso. Sic transit gloria mundi!
Redazione
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