Spettacolo, emozioni e 7 gol nel big match dell’Olimpico dove la Juventus sotto 3-1 al 70′ contro i padroni di casa della Roma rimonta in 7′ imponendosi 4-3 e restando in scia a Napoli e Atalanta per un posto in Champions League. Tante recriminazioni per i giallorossi che sprecano con Pellegrini il rigore del 4-4. In classifica bianconeri quinti con 38 punti, 6 in più dei capitolini sesti. Se Mourinho propone Afena-Gyan perché costretto dal forfait di Zaniolo, Allegri – in tribuna e sostituito da Landucci in panchina – fa riposare Morata in favore di Kean ma non Dybala e Chiesa. Partenza intensa, con un bel botta e risposta in zona gol: inaugura la Roma all’11’ con Abraham, che batte Rugani nel duello su calcio d’angolo e trafigge Szczesny; risponde Dybala sette minuti più tardi con un’esecuzione di assoluta bellezza tra controllo e morbidezza del mancino angolato ed imparabile. Da lì a fine primo tempo qualche tentativo sparso, tutti senza velleità eccetto il colpo di testa di Smalling sporcato dal fuoco amico Abraham a pochi istanti dal gong. Federico Chiesa va ko alla mezz’ora nella seconda partita dal suo rientro e Cuadrado si fa ammonire e salterà così la Supercoppa contro l’Inter di mercoledì. La ripresa ha tutte le sembianze di una giostra, emotiva e tecnica. Comincia con un doppio colpo giallorosso quasi a freddo, due volte dalla distanza. Prima Mkhitaryan (48′) grazie alla galeotta deviazione di De Sciglio, poi con una sontuosa punizione calciata morbidamente da Pellegrini. La Juventus non si abbatte e, grazie soprattutto all’ingresso di Morata per uno spento Kean, riapre la partita. Lo spagnolo procura l’assist per il 3-2 di Locatelli (70′) e mette lo zampino anche sul secondo pareggio, generando la ribattuta vincente di Kulusevski (73′). L’altalena emotiva dell’Olimpico ha un nuovo, immediato sussulto grazie ad un protagonista inatteso come De Sciglio. È lui che al 77′ raccoglie l’involontario assist di Smalling, superando Rui Patricio con un gran destro. La coinvolgente sceneggiatura propone un altro, vibrante capitolo: a dieci dalla fine De Ligt ferma di braccio una rovesciata di Abraham: rosso per doppia ammonizione e rigore che si incarica di battere Pellegrini. Il capitano giallorosso, stavolta, non è freddo abbastanza e si vede murato da Szczesny, non riuscendo neanche a centrare la porta sul tap-in. La Roma ci prova fino in fondo, con anche un brivido finale regalato dal neo-entrato Perez, ma deve arrendersi.