mercoledì, Maggio 8, 2024

“Sassoli, un umile grande uomo”

Ricordi di una persona che sapeva colpire attraverso l’arma della semplicità

di Marco Di Marzio
David Sassoli mancherà tantissimo alla sua gente. Giornalista prima e uomo politico poi, le qualità umane da lui espresse sono infatti elementi difficilmente riscontrati altrove al giorno d’oggi. Chi scrive è tra coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo di persona, attraverso una comunicazione costante, rivolta non solo agli impegni di natura istituzionale ma anche e soprattutto all’ambito umano. Basta un semplice gesto per capire da subito la bontà di una persona, come la prima volta che ebbi modo di vederlo da vicino, dopo averlo seguito per tanto tempo nel divulgare e leggere notizie dietro lo schermo della TV, rimanendo colpito dalla sua umiltà appassionata. Era il 2009, avevo 21 anni, erano in programma le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e Sassoli per la prima volta correva per divenirne membro nelle file del Partito Democratico. Quale tappa della sua campagna elettorale, da candidato di collegio per l’Italia centrale, tra i comizi scelse la mia città, Ladispoli, facendo sosta nel Bar all’angolo tra Via Ancona e Piazza Martini Marescotti. Molto probabilmente dovuto al giorno ed orario lavorativi, il celebre personaggio del telegiornale trasmesso dalla prima rete televisiva nazionale venne accolto da poche pur calorose persone. In una situazione che consiglierebbe di riprendere il cammino, dopo aver provveduto ad un rituale e rispettoso saluto, Sassoli scelse di restare per tutto il tempo e di prendere la parola per esporre le ragioni della sua candidatura. Al termine, diretto con il suo segretario verso la macchina per proseguire gli incontri, lo inseguì per un attimo e richiamando la sua attenzione si fermò tornando indietro. Venendo da me mi abbracciò e con il sorriso che l’ha sempre contraddistinto mi dette degli incoraggiamenti, non solo racchiusi nell’ambito politico. Sassoli è stato questo, un umile grande uomo sempre al servizio degli altri, uno di noi dentro e fuori qualsiasi ambiente, che alla formalità fredda delle relazioni sapeva riscaldare i cuori anteponendo gentilezza e rispetto. Immortale resterà la sua opera ed indimenticabile quella sua presenza che sapeva dare senso ad ogni cosa. Non dimenticherò mai con quale affetto i cittadini avevano il piacere di sostenerlo anche nella riconferma a parlamentare europeo. Tornerà a Ladispoli nel 2013 per incontrare le scuole e nel 2019, senza alcuna esitazione, divenuto Presidente del Parlamento Europeo, concesse il Patrocinio dell’istituzione dal lui rappresentata all’iniziativa “Ladispoli Città dei Popoli”, evento di supporto alla presentazione del libro “Ladispoli – Un lungo viaggio nel tempo – Volume 2 – Identità e Cultura”, scritto da Luana Bedin, Nardino D’Alessio, Sabino Fiore, Claudio Nardocci e Crescenzo Paliotta, oltre che dal sottoscritto, avvenuta nello Stabilimento Columbia il 15 dicembre dello stesso anno. Grazie di tutto caro David, il tuo modo di intendere la vita in ogni suo aspetto deve essere considerato un esempio a cui rifarsi, soprattutto per tornare ad amare questo mondo una volta debellato il male causato dalla pandemia.
Redazione
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