La Cina ha raggiunto il livello di casi Covid più alto da marzo 2020, a meno di tre settimane dall’apertura delle Olimpiadi invernali (Inaugurazione prevista il 4 febbraio). Contagi estremamente limitati ma che comunque preoccupano le autorità, che hanno adottato la politica di “tolleranza zero”. Dal primo caso di Omicron sono state introdotte misure restrittive per l’accesso a Pechino. I casi in tutto il Paese sono 223. Nelle ultime settimane sono comparsi diversi focolai, mentre atleti e funzionari una volta nel Paese entrano in un sistema di bolle a Pechino e nella vicina provincia di Hebei: una sorta di “circuito chiuso” che li separa dal resto della popolazione. Gli aggiornamenti resi pubblici dalla Commissione Sanitaria Nazionale indicano, tra i 163 contagi interni registrati, 80 casi a Tianjin, il primo focolaio di Omicron nel Paese, e altri 9 al polo manifatturiero del Guangdong. Un caso locale di Omicron è stato rilevato nel weekend a Pechino con conseguenze drastiche: testate più di 13 mila persone e tutti i luoghi visitati dal paziente. Il condominio e il luogo di lavoro della persona sono stati isolati. La persona infetta vive e lavora nel distretto nord-occidentale della città di Haidian e non ha avuto precedenti di viaggi al di fuori di Pechino nelle ultime due settimane, secondo quanto riportato dai media. Per limitare i contagi e proteggere l’inaugurazione delle Olimpiadi, nella grande capitale, con i suoi 20 milioni di residenti, si stanno valutando restrizioni più severe ai viaggi. Tutti i collegamenti con Tientsin sono già stati interrotti. I voli internazionali sono stati drasticamente ridotti e i viaggiatori nazionali vengono bloccati se sono passati in una seconda località prima di arrivare a Pechino. Inoltre sono state imposte regole sugli ingressi: i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test anti-covid entro 72 ore dall’arrivo nella città. La nuova regola punta ad agevolare il tracciamento del Coronavirus e della variante Omicron, in aggiunta all’obbligo già esistente di presentare un test negativo fatto prima delle 48 ore dall’arrivo in città e di disporre di un codice verde sull’app di monitoraggio sanitario.