lunedì, Aprile 29, 2024

Giorgia Meloni non cede: “Lavoro alla rifondazione del centrodestra”

“Il centrodestra è da rifondare e questo è quello a cui lavoro io da oggi. Va ricostruito per non essere più trattati dall’alto in basso da una sinistra sempre più presuntuosa”. Lo afferma il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una diretta Facebook all’indomani della rielezione al Colle di Sergio Mattarella. “Il centrodestra è polverizzato in Parlamento ma è maggioranza nel Paese – prosegue -. Nulla è perduto, non vi abbattete, ma lavoriamo, non bisogna piegarci”. “A noi mancavano 55 voti ma si potevano trovare. Avevo chiesto al centrodestra di presentare un nostro candidato alla terza chiama per dimostrare di avere i nostri voti. Ma ci hanno detto che non era possibile, che non c’erano le condizioni. Avevamo presentato una nostra lista di nomi e cioè Marcello Pera, Carlo Nordio, Letizia Moratti, ma sono nomi di centrodestra e quindi ritenuti impresentabili”. Secondo la Meloni, “sono stati barattati sette anni di presidenza della Repubblica con 7 mesi di legislatura, 7 mesi di stipendi assicurati. Questo Parlamento non è più rappresentativo, noi, come Fratelli d’Italia, chiediamo che gli italiani possano sceglierne un altro”. La decisione di rieleggere Sergio Mattarella è il segnale che “con questo Parlamento non si può più decidere nulla di buono”, aggiunge.
“Nell’ultimo vertice di Centrodestra erano tutti contro Mattarella bis”
“Nell’ultimo vertice di Centrodestra eravamo tutti contro un Mattarella bis. Poi, e l’ho anche scritto in un post, scopro che si erano messi tutti d’accordo su Mattarella, su proposta di Salvini. Non volevo crederci e invece alla fine ho dovuto. Non so cosa sia cambiato nel frattempo, cosa è successo. Quanto ho visto che Salvini e Forza Italia hanno fatto questa proposta davvero non volevo crederci”, ha detto ancora Giorgia Meloni, leader di Fdi, nella diretta su Facebook.
“Prossima volta presidente eletto dal popolo”
“Il prossimo presidente della Repubblica lo devono eleggere gli italiani”, continua il leader di FdI. “Lo avrebbero fatto in un giorno gli italiani. Non servivano sei giorni di manfrine. Per la proposta di legge per l’elezione diretta del capo dello Stato, io comincio a raccogliere le firme anche online. Voglio sfidare il palazzo su questo tema”, conclude Meloni.
Redazione
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