martedì, Maggio 14, 2024

Olanda, la polizia ha fermato il presunto assassino dell’ingegnere Paolo Moroni: si tratta di un cittadino nordafricano

La polizia olandese ha fermato il presunto killer di Paolo Moroni, l’ingegnere trovato morto giovedì nella sua casa ad Amsterdam. La notizia è stata confermata dall’avvocato della famiglia, Bruno Forestieri. Il presunto assassino è un cittadino nordafricano e avrebbe ucciso l’italiano a coltellate. Sono ancora tanti i misteri che avvolgono la morte del 42enne, descritto da tutti come un “brillante talento italiano”, con “un bagaglio di competenze notevole nel suo settore”, quello cioè dello sviluppo di software, in particolare per telefonia mobile. Si attendono i risultati dell’autopsia che si svolgerà tra lunedì e mercoledì. Nel frattempo tutta la comunità di Allumiere, il paese a due passi da Civitavecchia dove era nato Moroni, si stringe attorno alla famiglia, distrutta dal dolore e chiusa nel silenzio. Martedì i familiari saranno nei Paesi Bassi per incontrare gli investigatori ma anche gli amici di Paolo, gli stessi che in questi giorni stanno cercando di racimolare informazioni su quanto sia accaduto. Moroni era tornato ad Amsterdam ad inizio mese, l’8 gennaio, dopo aver trascorso le feste nel paesino in provincia di Roma. “Spesso lo si vedeva lavorare in smart working qui sulle scale del paese”, ha raccontato il sindaco, Antonio Pasquini, che sta attendendo le indicazioni della famiglia per poter rendere omaggio all’informatico. Ciò che è accaduto ad Amsterdam ha lasciato tutti sbigottiti ad Allumiere, dove la famiglia della vittima – titolare di un noto ristorante – è molto conosciuta. Il suo corpo senza vita è stato trovato nell’appartamento che aveva appena comprato vicino al porto. La famiglia è stata avvertita della tragedia venerdì mattina dall’unità di crisidella Farnesina, in collaborazione con i carabinieri di Civitavecchia. Sul caso, come da prassi, dovrebbe muoversi anche la procura di Roma con un fascicolo, anche se al momento a guidare le indagini è la polizia olandese.  Paolo Moroni, dopo la laurea alla Sapienza e un master all’Università della Svizzera Italiana, aveva deciso di trovare fortuna all’estero. In paese lo descrivevano come un “cervello in fuga”. Qualche anno fa il suo arrivo nei Paesi Bassi, dove ha collaborato con numerose aziende impegnate sul fronte dell’innovazione tecnologica. Gli investigatori, che parlano di una “morte violenta”, non escludono alcuna ipotesi, anche se le principali restano quelle di una rapina finita male o di un incontro poi rivelatosi pericoloso.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli