Fuga dal numero 10 di Downing Street. Come conseguenza dello scandalo “partygate” fioccano le dimissioni di quattro funzionari dello staff di Boris Johnson. Sono figure di primo piano. I primi due a dare l’annuncio sono stati il capo della comunicazione Jack Doyle, e Munira Mirza, attualmente responsabile per la politica, cui si sono aggiunti Dan Rosenfield, capo dello staff del premier, e Martin Reynolds, suo principale segretario privato. Secondo la Bbc, a dicembre il leader Tory aveva respinto la richiesta di dimissioni arrivata dopo che era emerso il suo coinvolgimento al party di Natale a Downing Street nel 2020, che si era svolto in apparente violazione delle misure anti-Covid. A quella stessa festa aveva preso parte anche il capo della comunicazione tenendo un discorso. Con il passare delle settimane la pressione su Doyle era diventata insostenibile tanto da portarlo a lasciare l’incarico, cui ha fatto seguito il messaggio di congedo di Downing Street: “Ha dato un enorme contributo e il primo ministro è immensamente grato per il lavoro che ha svolto”.