Una 29enne, Rebecca Hogue, è stata condannata a 16 anni per “mancata protezione” del figlio di due anni, ucciso dal suo compagno nel 2020 mentre lei era al lavoro. È accaduto in Oklahoma, negli Stati Uniti. Come riporta la Bbc, Hogue ha commentato dicendo che farebbe qualsiasi cosa per tornare indietro e prevenire la morte di suo figlio. Il caso sta facendo discutere in tutto il mondo. Hogue ha trovato il figlio mortoil giorno di Capodanno 2020. Trent, invece, era scomparso. Quattro giorni dopo, la polizia ha trovato il suo corpo nelle montagne Wichita. Si tratterebbe di suicidio. In un albero vicino è stata poi trovata una scritta: “Rebecca è innocente”. Secondo il rapporto del medico legale che si è occupato del caso, Ryder è morto a causa di un trauma da corpo contundente. “Ero così orgogliosa di avere un bambino così bello, forte, intelligente e sano. L’unica cosa che mi ha dato un po’ di pace in questi due anni è che l’uomo che ha fatto questo è morto”, ha detto Hogue, secondo quanto riporta la Bbc, che cita il Norman Transcript. Del caso si sono interessati diversi gruppi per i diritti delle donne. In Oklahoma, i genitori che non “proteggono i propri figli” possono essere accusati degli stessi crimini dell’autore del reato.