martedì, Maggio 21, 2024

Editoria, torna in edicola lo storico quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”

‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ rinasce. L’avete sotto gli occhi e la ritrovate sul web, nel sito e seguendo i canali social. Un giornale che torna a esistere ha un sentore d’alba nel crepuscolo della carta stampata che accompagna la scia del post-Novecento”. Con queste parole si apre l’editoriale di Oscar Iarussi, direttore della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ che oggi, dopo quasi sette mesi di assenza, torna in edicola con una prima pagina in cui campeggia una foto del lungomare di Bari illuminato dalle prime luci dell’alba. “La ‘Gazzetta’ proverà a essere un laboratorio di esercizi di realtà, privo sia della retorica delle ‘eccellenze meridionali’ sia della nostalgia di un’arcadia fatta di sole e mare, rappresentazione speculare a quella del Sud come insanabile terra criminale. Le cronache, le inchieste, le storie e le analisi di approfondimento saranno affiancate da opinioni nitide e se necessario controcorrente”, scrive Iarussi, sottolineando che la visione della nuova ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ “si chiama ‘comunità’. Contribuire a formare una comunità di Lettori, giorno dopo giorno, nella complessità del lavoro di un quotidiano cartaceo e digitale, corrisponde al tentativo di irrobustire la trama fra istituzioni, cittadini, imprese, università, scuole, associazioni. Per noi la ‘questione meridionale’ equivale a raccontare che proprio qui nel Mezzogiorno si gioca la partita cruciale per il Paese intero e per l’idea stessa e la concretezza dell’Europa unita, a cominciare dal dilemma salute-crescita e dal patto tra uomo e natura caro alle giovani generazioni”. “Comunità e realtà, dunque, due parole chiave”, ribadisce il direttore, ricordando che il quotidiano torna in edicola “dopo un lungo periodo a dir poco travagliato e quasi sette mesi di chiusura, laddove la ‘Gazzetta’ non era mancata in edicola persino nel pieno della Seconda guerra mondiale. Vicende che hanno messo a rischio un’avventura prossima a compiere 135 anni e il cui archivio è stato dichiarato di interesse storico-culturale particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia. È una storia che gli imprenditori pugliesi Antonio Albanese, Aurelia Maria Miccolis e Vito Miccolis, nuovi editori della testata con la Edime srl, hanno avuto l’audacia e la tenacia di non abbandonare a se stessa, salvaguardando anche centotrenta posti di lavoro. Di questa sfida e della fiducia accordatami li ringrazio”.
Redazione
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