sabato, Aprile 27, 2024

Morte di Alvaro Agostini, la famiglia vuole vederci chiaro

Vogliono sapere se con un soccorso tempestivo il loro congiunto si sarebbe potuto salvare. La famiglia di Alvaro Agostini, per tutti “Alvarone”, ha presentato querela contro ignoti sulla morte del settantenne ladispolano. La moglie dell’uomo ha raccontato il calvario del marito quella mattina del 2 febbraio. Sembrava andasse tutto bene, come sempre, quando intorno alle 7 del mattino Alvaro inizia a sentirsi male, urlando dal dolore e chiamando la moglie che subito lo porta al Pit per farlo visitare. Qui, dopo poco tempo, Alvaro sarebbe stato mandato via con un sanitario che avrebbe suggerito alla moglie di portarlo in ospedale per ulteriori accertamenti. Ma le condizioni di Alvaro, dopo quella visita al Pit, non migliorano. Continua a contorcersi dal dolore. E così la moglie decide di portarlo al Padre Pio di Bracciano dove viene riscontrato il distacco di uno stent che ha causato una emorragia. Alvaro è gravissimo, va trasportato in elisoccorso in un ospedale romano. Elisoccorso che – sempre secondo quanto si legge dalle carte – avrebbe deviato per il San Camillo in quanto al Gemelli di Roma non c’erano sale operatorie disponibili. Ma quel viaggio purtroppo non ha salvato la vita ad Alvarone. Il suo cuore non ha retto. E ora la famiglia vuole capire se ci siano delle responsabilità. “Aspettiamo l’esito dell’autopsia – ha detto il legale della famiglia, l’avvocato Carmelo Pirrone – per capire se ci siano delle responsabilità”.
Redazione
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