giovedì, Aprile 25, 2024

Omicidio di Pamela Mastropietro, la Cassazione conferma l’ergastolo per Innocent Oseghale

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale, 32enne pusher nigeriano, per l’omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio 2018 a Macerata. La Suprema Corte ha però annullato la sentenza d’appello con riferimento al reato di violenza sessuale, disponendo su questa accusa un appello bis che si terrà a Perugia. Se, in ipotesi, i giudici di secondo grado dovessero ritenerlo non responsabile dello stupro, la pena finale potrebbe essere diversa da quella dell’ergastolo, inflittagli dalla Corte d’assise d’appello di Ancona. L’imputato ha nascosto il rapporto sessuale finché non è stato ritrovato il suo Dna” e “ha dato versioni diverse adeguandole alle risultanze investigative via via acquisite”. Il processo in Cassazione si è aperto oggi. “Mi aspetto il massimo della pena per il carnefice di mia figlia. Ci sono altre persone coinvolte che purtroppo sono state tutte archiviate, mi aspetto che le istituzioni vogliano riaprire le indagini sui complici di Oseghale. Per un omicidio così efferato non può pagare solo una persona. Vogliamo giustizia per Pamela” ha detto la madre di Pamela, Alessandra Verni, fuori dalla Cassazione accompagnata da amici e familiari. Esposti striscioni e lenzuoli stesi in piazza Cavour con scritte come “Giustizia per Pamela Mastropietro”, “Dov’è finita l’umanità'”, “Pamela grida giustizia e noi siamo la sua voce!”.
Redazione
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