Il legale del 35enne di Ladispoli presenterà ricorso al tribunale delle libertà
E’ stata respinta la richiesta dell’avvocato Carmelo Pirrone di concedere i domiciliari (anche con braccialetto elettronico) all’uomo accusato di maltrattamenti in famiglia. Il 35enne di Ladispoli resterà, quindi, in carcere anche se il suo avvocato ha già annunciato che presenterà ricorso, contro la decisione degli inquirenti, al tribunale delle libertà. E.O., queste le sue iniziali, era stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’uomo avrebbe picchiato con una cinta la sua compagna. A dare l’allarme sarebbe stata proprio la donna, con i militari che hanno arrestato il 35enne poco prima che questi si recasse a lavoro. La vittima ha raccontato che il 35enne avrebbe dato in escandescenze subito dopo aver visto alcune fotografie che ritraevano una delle loro figlie, intenta ad abbracciare e a baciare il proprio fidanzatino, custodite all’interno del suo cellulare. Relazione della quale, la donna lo aveva tenuto all’oscuro temendone proprio la reazione violenta. Solo pochi mesi fa E.O. era stato condannato a 3 anni per lesioni gravi aggravate da futili motivi, per i fatti accaduti un anno e mezzo fa in piazza Rossellini, con la vittima, un 30enne, che perse l’uso dell’occhio destro.