martedì, Maggio 7, 2024

Nel Lazio mancano almeno mille conducenti di mezzi pesanti. Dalla Regione un bando per incentivare il settore

Sono circa 25.000 gli autisti di Tir che mancano all’appello in Italia, una carenza che nella sola Regione Lazio si traduce in almeno 1.000 conducenti di mezzi pesanti in meno. A tirare le somme è Claudio Donati, segretario generale di Assotir (Associazione Italiana delle imprese di trasporto), che, in una intervista all’Adnkronos, punta i riflettori sulla crisi dell’autotrasporto tra rincari del carburante e la persistente penuria di autotrasportatori. Bene il bando della Regione Lazio per formare i giovani autisti, ma è necessario fare di più, è la sintesi di Donati. La Regione Lazio è infatti intervenuta con una misura che prevede un aiuto alle spese per conseguire la patente per la guida dei mezzi pesanti nel settore del trasporto merci su strada. Il bando ‘Voucher per l’acquisto di percorsi formativi per il settore dell’autotrasporto’ stanzia la cifra di un milione di euro. Un battaglia che ha visto in prima linea la consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei, presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico alla Pisana. “È stato un impegno concreto, portato avanti in prima persona, e caratterizzato soprattutto da un ascolto attento delle esigenze degli operatori del settore, soprattutto di Assotir, che ha rappresentato anche all’assessore Di Berardino il problema della carenza di autisti, in parte dovuto anche agli alti costi per il conseguimento delle patenti”, racconta all’Adnkronos Tidei. Un primo passo nell’ambito della crisi di settore. “Il comparto degli autotrasportatori ha molteplici criticità che vanno risolte”, precisa Tidei ritenendo “che questa rappresenti una prima e concreta risposta a un’esigenza, espressa da tempo, di incremento del personale da destinare alle attività di trasporto su gomma, anche per effetto delle nuove modalità di accesso al consumo in questa fase di pandemia”. Le criticità dell’autotrasporto sono ben evidenziate dal segretario generale di Assotir. “Il gasolio è aumentato in maniera esponenziale, un innalzamento del prezzo che, nell’ultimo anno, equivale al 30%. Considerando che il prezzo del gasolio per le imprese di autotrasporto vale circa il 30% dei costi totali dell’azienda, il consistete aumento rischia di mettere in seria difficoltà i loro bilanci”, spiega Donati tra i primi a chiedere “impegno” per scongiurare la paralisi generale a fronte dei blocchi spontanei degli autotrasportatori in diverse regioni. Il Governo, ieri, ha deciso di intervenire con un pacchetto di misure per 80 milioni di euro annunciato al Tavolo Autotrasporto, riunito al Ministero delle Infrastrutture. “Le aspettative sono state deluse. L’intesa non risolve la questione più pressante, il caro gasolio, oltretutto si è persa una occasione importante per affrontare seriamente il tema delle regole per la disciplina del settore”, critica Donati. A pesare sull’autotrasporto anche la viabilità. Donati parla di infrastrutture inadeguate: “il tessuto stradale, soprattutto in alcuni punti, vedi l’area della provincia di Latina, ha le sue problematicità che si aggiungono alle altre. Gli autisti, percorrendo alcune strade, ci mettono ore a raggiungere i punti di arrivo. Serve un impegno serio, sfruttando i fondi del Pnrr, per migliorare le principali infrastrutture. L’auspicio è di passare dalle parole ai fatti. E’ in gioco, in questo senso, anche la competitività della Regione”. Che riguarda anche i porti: “ancora oggi su 10 container destinati al mercato di Roma, 8 vengono sbarcati a Salerno o a Napoli e solo 2 a Civitavecchia. Per logica, dovrebbe essere il contrario”.
Redazione
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