sabato, Maggio 18, 2024

Guerra in Ucraina, parla il premier Draghi: “L’Italia non si volta dall’altra parte e condanna l’aggressione di Putin”

“Il disegno revanscista del presidente Putin si rivela oggi con contorni nitidi, nelle sue parole e nei suoi atti”.Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni alle Camere spiegando che “le minacce di far pagare con “conseguenze mai sperimentate prima nella storia” chi osa essere d’intralcio all’invasione dell’Ucraina, e il ricatto estremo del ricorso alle armi nucleari, ci impongono una reazione rapida, ferma, unitaria”. “L’aggressione – premeditata e immotivata – della Russia verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant’anni, all’annessione dell’Austria, all’occupazione della Cecoslovacchia e all’invasione della Polonia. Non si tratta soltanto di un attacco a un Paese libero e sovrano, ma di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all’ordine internazionale che abbiamo costruito insieme. Come aveva osservato lo storico Robert Kagan, la giungla della storia è tornata”. “Ora tocca a noi tutti decidere come reagire. L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in Senato. “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa. Che gli orrori che avevano caratterizzato il Novecento fossero mostruosità irripetibili. Che le istituzioni multilaterali create dopo la Seconda guerra mondiale fossero destinate a proteggerci per sempre. In altre parole, che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici”. Così il premier Draghi nelle comunicazioni del governo al Senato.
Redazione
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