domenica, Maggio 12, 2024

Guerra in Ucraina, nella città di Kherson sotto attacco dei russi molti civili sono stati massacrati

Le notizie che arrivano da Kherson sono incerte e la situazione è in continua evoluzione. Nella mattina del primo marzo Kherson si è svegliata con i militari russi nel centro della città: sembrava dunque essere stata definitivamente occupata. Poco dopo hanno cominciato a circolare sui gruppi Telegram e Viber dei vari quartieri smentite da parte delle forze armate ucraine. “Vedete i soldati russi in giro per la città, dicono che ci hanno occupati, ma non è così. Hanno subito grosse perdite e sono entrati in città per scatenare il panico e attaccare i civili che usano come scudi umani. Rimanete in casa, nessuno ha ceduto Kherson, stiamo combattendo per voi, cercate di stare al sicuro nei bunker, tenete le finestre chiuse”, affermano i militari ucraini. “Non avrei mai pensato di lavorare in queste condizioni. Stiamo prestando soccorso in un rifugio di Kherson: nella stessa stanza si trovano donne incinte, donne che hanno appena partorito, bambini prematuri e i miei figli, di dieci anni, a cui non avrei mai pensato di dover insegnare così le basi dell’ostetricia”, scrive il primario. E aggiunge, con amara ironia, parafrasando le parole di Vladimir Putin: “Tutto questo grazie ai nostri ‘liberatori’ che erano troppo preoccupati che vivessimo male qui. Questa è solo la conferma che sotto ‘i nazisti, i nazionalisti e i drogati’ si vive meglio”. Il post è scritto in russo, la lingua di Kherson: una città che oggi è nella morsa di chi, paradossalmente, parla la sua stessa lingua. E’ proprio in nome di terre che nella loro storia hanno anche radici russe, come appunto Kherson, che il 24 febbraio è iniziata l’invasione di Vladimir Putin. Per assurdo coloro che avrebbero dovuto “liberare” dal nemico invisibile gli abitanti di Kherson, oggi sono gli stessi che li massacrano.
Redazione
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