lunedì, Aprile 29, 2024

Guerra in Ucraina, è durato solo un paio di ore il nuovo tentativo del corridoio umanitario a Mariupol

È durato solo un paio d’ore il nuovo tentativo di aprire un corridoio umanitario da Mariupol, l’ultima città sul Mar D’Azov ancora in mano ucraina, assediata da giorni dalle forze russe. Le due parti si incolpano a vicenda del fallimento. Intanto secondo l’Unhcr sono 1,5 milioni i rifugiati che hanno lasciato l’Ucraina negli ultimi dieci giorni. Si sono intensificati i bombardamenti sui dintorni della capitale Kiev, mentre sul piano diplomatico sia il presidente francese Emmanuel Macron sia il presidente turco Recip Erdogan hanno parlato al telefono con Putin, mentre il premier israeliano Naftali Bennett ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nessuno dei tre colloqui sembra aver avuto esiti tangibili. Una deputata ucraina ha denunciato che la Russia avrebbe danneggiato il gasdotto Donetsk-Mariupol, lasciando oltre 700 mila persone senza riscaldamento. Sono ripresi nella mattinata di oggi pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev. Nelle vicine città di Bucha e Gostomel i residenti denunciano spari contro i civili in fuga. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo ad un rifugio.
Redazione
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