venerdì, Aprile 26, 2024

Guerra in Ucraina, Salvini contestato in Polonia per le sue magliette con il volto di Putin

Il leader della Lega Matteo Salvini è stato contestato al suo arrivo alla stazione Przemysl, cittadina polacca che si trova a una decina di chilometri dal confine con l’Ucraina. Il sindaco Wojciech Bakun ha prima ringraziato l’Italia poi ricordato la maglietta col volto di Putin indossata anni fa dal leader del Carroccio. “Sono qui per aiutare chi scappa dalla guerra”, ha risposto Salvini. La contestazione – Il sindaco Bakun rivolgendosi a Salvini ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”. Anche un gruppetto di italiani ha contestato il leader leghista urlando: “Buffone”. Salvini non ha raccolto la provocazione dicendo di essere lì per portare “aiuti e la pace”. “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”. Con queste parole ha risposto Matteo Salvini dopo la contestazione alla stazione di Przemysl. “È opportuno salvare donne e bambini”. “Secondo me si, portare medicine, vestiti, giochi e portare in Italia donne e bambini, ne vale sempre la pena, per la polemica politica c’è sempre tempo”, ha aggiunto. “Sono il primo politico a venire qui? Spero ne arrivino altri, se ciascuno fa il suo e aiuta una famiglia…la Polonia sta facendo tantissimo, un milione di rifugiati, mentre l’Europa dovrebbe fare di più. La Polonia è lasciata un po’ da sola”, ha concluso Salvini.
Redazione
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