“Siamo inorriditi dall’attacco all’ospedale, compreso il reparto di maternità, di Mariupol. Anche se non possiamo confermare che si sia trattato di un attacco mirato, sappiamo dal nostro staff che case e strutture ospedaliere sono state danneggiate durante i combattimenti degli ultimi giorni. Con il conflitto in corso, cercare assistenza sanitaria a Mariupol è diventato sempre più difficile, soprattutto per le donne in gravidanza e gli anziani, i cui spostamenti sono limitati”. Così Kate White, responsabile per le emergenze di Medici Senza Frontiere. “Gli attacchi alle strutture sanitarie – aggiunge – distruggono la poca capacità rimasta nella cura dei casi urgenti. In una città, dove il sistema sanitario è prossimo al collasso, privare le persone delle cure sanitarie così necessarie è una violazione delle leggi di guerra”.