venerdì, Maggio 3, 2024

Guerra in Ucraina, parla Dmytro Kuleba: “Nessun progresso, non ci arrenderemo mai”

Dmytro Kuleba ha deplorato la mancanza di progressi su un cessate il fuoco in Ucraina: per la prima volta dall’inizio del conflitto, i ministri degli esteri si sono ritrovati faccia a faccia nel sud della Turchia, ad Antalya. Da una parte il ministro ucraino dall’altra l’omologo russo Sergei Lavrov.  “Abbiamo parlato di un cessate il fuoco – ha dichiarato alla stampa Dmytro – ma non sono stati compiuti progressi in questa direzione – aggiungendo – che però con Lavrov hanno deciso di continuare i colloqui in questa forma. La sua narrazione sull’Ucraina è difficile. Io ho fatto del mio meglio per trovare una soluzione diplomatica alla tragedia umanitaria che sta avvenendo sul campo di battaglia e nelle città assediate”, ha spiegato Kuleba, dicendosi “pronto a continuare l’impegno per porre fine alla guerra e alle sofferenze dei civili”. Sergej Lavrov ha affrontato con i giornalisti i temi più caldi: “Non abbiamo attaccato in Ucraina. In Ucraina si è creata una situazione che ha creato una minaccia a Mosca, abbiamo fatto vari appelli ma nessuno ci ha ascoltato. Non abbiamo intenzione di attaccare nessun paese europeo”. Il ministro russo ha anche assicurato che “l’operazione speciale in Ucraina sta andando secondo i piani e dice di non voler credere all’inizio di una guerra nucleare”. Sul cessate il fuoco dice: “Non era in discussione”. E sulla fornitura di armi all’Ucraina dall’estero, Lavrov ha precisato: “Vediamo quanto pericolosamente i nostri colleghi occidentali si stiano comportando, compresa l’Unione Europea, che, in violazione di tutti i suoi principi e valori, incoraggia la fornitura di armi letali all’Ucraina, inclusi migliaia di sistemi missilistici antiaerei, che possono essere spostati ovunque a spalla e che i terroristi molto spesso hanno utilizzato minacciare l’aviazione civile”. Lavrov ha anche risposto a una domanda in merito al bombardamento su Mariupol: “L’ospedale pediatrico era usato come base del battaglione Azov”, un reparto militare ucraino estremista.
Redazione
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