lunedì, Maggio 6, 2024

Fratelli d’Italia frena l’unità del Centrodestra

Dal comune ceretano a Roma il partito della Meloni diviso sul nome di Annalisa Belardinelli. Dal territorio appello ai vertici di via della Scrofa per realismo politico e senso di responsabilità per un’ampia condivisione di un candidato sindaco a Cerveteri

di Alberto Sava
Siamo alle battute finali delle manovre elettorali per la scelta della candidature a sindaco che saranno in campo tra poco anche a Cerveteri. Per il centrosinistra, la prima sensazione è che si stia giocando di rimessa, in attesa delle mosse del centrodestra. In realtà si tratta di giorni complicatissimi per trovare convergenze personali e politiche estremamente difficili ed intricate, in un inevitabile redde rationem interno al ‘cerchio magico’ di Pascucci, costretto a passare lo scettro, è da scommetterci, controvoglia. Più densa di spunti politici la situazione del centrodestra che, né più né meno rispetto al centrosinistra, ancora non ha espresso una candidatura unitaria di schieramento. Ciò nonostante, non risponde a verità che a Cerveteri non ci siano candidati sindaci scesi in campo. Dal dicembre 2021, infatti, il consigliere Anna Lisa Belardinelli, in quota Fratelli d’Italia, ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco di Cerveteri. Due considerazioni necessarie rispetto a quell’evento. Primo. Per una sorta di ‘gentlemen agreement’ all’interno della coalizione a livelli ‘romani’, il candidato sindaco di Cerveteri dovrebbe essere riconducibile a FdI, o comunque gradito a quel partito. Secondo. La fuga in avanti natalizia della Belardinelli, non poteva che significare una cosa: mettere dinanzi al fatto compiuto tutte le componenti naturali del centrodestra, che forse neanche avevano iniziato a parlarsi, nel tentativo, o nella speranza, di trasformarsi in candidato di una intera coalizione. In definitiva la partita della vita. E, nonostante il fatto che alla presentazione non ci fosse traccia fisica dei big romani, sbaglierebbe chi pensasse che quella della Belardinelli fosse, allora come oggi, una candidatura velleitaria ed autoreferenziale. Tutt’altro. Ma come accade quando la partita politica è accidentata, più lei che i blasonati esponenti del suo partito, alla testa delle sue truppe da dicembre sta conducendo una campagna elettorale, che non ammette discussioni. Così, tra eventi, interventi di ‘respiro politico’ sempre più ampio, foto opportunity con esponenti regionali e nazionali diffuse via social, qualche gesto di stizza di troppo, qualche superficiale e maligno abbaglio del suo entourage, si arriva all’evento su covid e Scuola, dove lo spiegamento delle truppe è stato palese. In sala Ruspoli, sotto le insegne tirate a lucido di Fratelli d’Italia, per ‘incoronare’ ancora una volta il candidato nell’imminenza delle elezioni, sono arrivati il vice Presidente della Camera dei Deputati, esponente FdI, il capogruppo del partito al Consiglio regionale del Lazio, è stato allestito un tavolo della presidenza ‘plastico’ nel posizionamento dei relatori, ed infine è arrivato l’intervento accattivante del sindaco uscente Alessio Pascucci, il quale ha graziosamente concesso la sala: prove tecniche di bon ton istituzionale. Questa premessa storica per osservare che in realtà, come sempre, non è tutto oro ciò che luccica. Infatti il risveglio di domenica mattina deve essere stato irritante. Al di là dei più qualificati endorsement, infatti, il sospetto che il candidato Belardinelli non godesse di un consenso interno al suo partito di stampo esattamente bulgaro, era tangibile. Segnali di scricchiolio non sono mancati in questi mesi. Così, all’indomani di una riunione che non dev’essere stata troppo tranquilla, la spaccatura all’interno della compagine locale di FdI è stata testimoniata e certificata. E che la frattura non è cosa da poco dal punto di vista elettorale, lo dimostra qualche ruvida reazione, che certifica che il ‘colpo’ è arrivato, eccome. Purtroppo il carisma dei big non impegnati direttamente, come ha dimostrato la recente catastrofe elettorale di Roma, non si traduce in voti. E un conto è strappare la candidatura, un conto è raggiungere un successo elettorale. E tutto il resto del centrodestra? E’ plausibile che, nell’ostinato tentativo, sempre più ipotetico, di raggiungere un’unità d’area politica, nonostante l’assottigliarsi dei tempi stiano ancora aspettando la stabilizzazione, locale e romana, delle fibrillazioni interne a FdI, in attesa di poter discutere del più difficile ed incisivo programma elettorale possibile. E’ l’epoca delle grandi sfide imposte da un mondo totalmente cambiato nel giro di due anni, dove anche al consigliere comunale del più periferico dei comuni viene richiesta la preparazione necessaria per stendere e realizzare progetti che hanno a che fare con la nuova economia, con le nuove normative, con la gestione di progetti e fondi europei, con le sfide di una società completamente da reinventare.
AGGIORNAMENTO del 14.03.2022 ore 17.01

L’appello di Luigino Bucchi

Di seguito pubblichiamo l’appello a firma di Luigino Bucchi, presidente del Comitato di Zona di Borgo San Martino ed autorevole esponente locale di FdI, il quale si rivolge direttamente al responsabile provinciale del partito Silvestroni. “Appello all’on Marco Silvestroni: subito un tavolo di confronto per un’ampia condivisione di un candidato sindaco a Cerveteri. A seguito della riunione del circolo di FdI Cerveteri del 11/03/22, vale la pena ribadire che non si possono fare fughe in avanti ma occorre ragionare nel rispetto reciproco e nella più ampia condivisione: l’obbiettivo comune deve essere quello di trovare una sintesi per esprimere un candidato sindaco che sappia ridare dignità al nostro territorio dopo anni di inadeguata amministrazione di centrosinistra. Una parte degli iscritti ieri infatti, ha espresso la necessità e l’urgenza di aprire un tavolo di confronto serio, condiviso ed autorevole, per mettere insieme una vasta aggregazione di centrodestra, che sappia coinvolgere anche realtà civiche importanti sul territorio per scegliere una squadra valida e rappresentativa ed elaborare un programma competitivo. A Cerveteri ci sono tutte le premesse per un mettere insieme tutti i partiti del centrodestra e realtà civiche in un ampio fronte, ma occorre mettere da parte i personalismi. A tal proposito vale la pena precisare che ieri non c’è stata nessuna votazione, né è stata presa alcuna decisione. Proprio per questo ribadisco l’appello, fatto anche ieri in sede di assemblea, al presidente provinciale del partito On. Marco Silvestroni e apra un tavolo di confronto sereno e fattivo per individuare il candidato più aggregante possibile per tutto il centrodestra, con l’obiettivo di rappresentare un valido e rappresentativo punto di riferimento per i cittadini di Cerveteri, contro una sinistra in crisi e senza idee. Nell’attesa delle indicazioni della segreteria provinciale di FdI, sarebbe infine auspicabile ed opportuno che non si utilizzino toni oltraggiosi nei nostri confronti, a partire da chi ha paragonato alcuni nostri interventi al “raglio dell’asino”. Fin qui il comunicato di Luigino Bucchi, il quale è un iscritto FdI ed ha un suo spessore rappresentativo, ben strutturato, nell’ambito del territorio in cui è radicato.
Redazione
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