“Rimane il punto per me fondamentale che non è accettabile questo aumento del prezzo del gas a monte di una intera filiera e che si traduce nel risultato di una grande speculazione da parte di certi hub che non producono ma che fanno transazioni”. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’informativa in Aula al Senato sui recenti ulteriori rincari del costo dell’energia e sulle misure del governo per contrastarne gli effetti. Cingolani spiega che “negli ultimi due decenni, la produzione nazionale di gas naturale si è ridotta, in parte per il calo naturale dei giacimenti e per il fatto che non si sono fatti nuovi investimenti in ricerca e produzione”, questi i numeri: “15 mld di metri cubi nel 2001 contro i 3 di oggi, si è passati dal 20% di una produzione nazionale del fabbisogno all’attuale situazione per cui dipendiamo al 95% del gas naturale” importato dall’estero. In particolare, “le importazioni dalla Russia sono incrementate sia in valore assoluto che in percentuale, dai circa 20 mld di metri cubi del 2011 ai 29 mld di metri cubi del 2021 (38% dei consumi)”.