mercoledì, Maggio 15, 2024

Cittadini per l’Ambiente chiede un confronto sulla politica dell’abbattimento degli alberi

Riceviamo e pubblichiamo: “La mattanza degli alberi a Marina di Cerveteri prosegue indisturbata malgrado le proteste dei cittadini, le numerose segnalazioni di improvvisi abbattimenti e l’esposto alle pubbliche autorità”. “Ci domandiamo se al Granarone il Sindaco Pascucci, e il suo staff, oltre a promuovere il nuovo Jova Beach Party, concedendo il placet ad invadere nuovamente la spiaggia con inevitabili conseguenze sull’habitat circostante, abbia trovato il tempo di leggere anche la missiva di Lipu-Birdlife inviata all’ANCI e, quindi, ai Comuni italiani “contro l’abbattimento e le potature degli alberi dal 1 marzo al 30 agosto – ossia durante il periodo di riproduzione degli uccelli – in ambito urbano e periurbano”. “Un appello rivolto a “salvaguardare biodiversità e servizi ecosistemici”. Nel documento si chiede anche di “evitare, tutto l’anno, potature drastiche, limitandosi a interventi motivati, selettivi e mirati al rispetto del mantenimento vitale delle piante”. No, evidentemente non lo ha letto!” “È così anche agli alberi di via Caere Vetus tocca in questi giorni la stessa sorte degli eucalipti nella rotonda di via Oriolo e delle alberature in via dei Tirreni, sacrificati per dare più “Ossigeno” alla cittadinanza”. “Impossibile finora dialogare con questa amministrazione comunale che, anziché aprire con i cittadini un confronto pubblico e partecipato sul tema, preferisce trincerarsi dietro la collaudata litania ripetuta dall’assessora Gubetti, anche venerdì scorso a favore di microfono, quando il nostro volontario, Marco Piracci, che era in Viale dei Tirreni in difesa degli alberi, è svenuto dopo tre giorni di sciopero della fame: “gli abbattimenti erano programmati da tempo. Non è stata una decisione presa a cuor leggero, ma è stata presa dopo una seria analisi VTA (Visual Tree Assessment) delle piante e dopo tre perizie firmate da agronomi, una metodologia di indagine utile ad esaminare le caratteristiche morfologiche e strutturali di un albero per individuarne eventuali difetti strutturali (…) A me piange il cuore quando una pianta viene abbattuta”. “Ma dove sono le perizie cui fa riferimento l’assessora visto che, dall’accesso agli atti effettuato, ne risulta solo una, dalla quale, peraltro, pare emergere sia stata svolta una mera indagine visuale (il solo VTA) e non anche strumentale? Ci piacerebbe vederle”. “Da un confronto tra la perizia del 2020 e le valutazioni fatte nel 2018 per il censimento arboreo, sembrerebbe inoltre che alcune alberature siano misteriosamente passate da una “Classe di Propensione al Cedimento”, quindi di rischio caduta, B o C (bassa o moderata) alla classe D (estrema), “marci dentro”, a rischio di crollo imminente e pericolosi per l’incolumità pubblica”. “Altre incongruenze sembrano emergere tra i rilievi e gli abbattimenti, per le quali vorremmo avere spiegazioni dall’amministrazione comunale e dalla Multiservizi Caerite, con particolare riferimento alle attività connesse al Progetto “Ossigeno” e ai programmi di gestione del verde urbano e periurbano messi in atto dall’Ente e dalla sua partecipata”. “Non basta arrampicarsi sugli specchi lamentando gli errori del passato e una cattiva manutenzione degli alberi fatta di capitozzature, considerando che l’attuale amministrazione è al governo da dieci anni”. “Quali interventi di risanamento sono previsti e quali tipo di alberature sostituiranno quelle rimosse?” “È bene ricordare che l’abbattimento è l’extrema ratio; a volte è una scelta culturale e politica anziché tecnica; ad esempio, seppure gli alberi presentano cavità, come nel caso dei pioppi in via Caere Vetus, è stata tentata una soluzione mirata alla cura e/o al mantenimento, considerando che proprio le cavità degli alberi sono in questo periodo sedi di nidificazioni e riparo per l’avifauna che transita nelle nostre zone, a causa della vicinanza con l’area umida di Torre Flavia?” “A sostegno di tali considerazioni, si cita anche il parere WWF, recapitato in questi giorni all’indirizzo del Sindaco Pascucci e dell’assessora Gubetti, sugli abbattimenti: “tale pratica vada limitata alle situazioni di accertato e documentato pericolo, procedendo poi alla sostituzione degli alberi abbattuti, pena la diminuzione complessiva delle dotazioni arboree e conseguenti effetti negativi sul paesaggio, sulla salubrità dell’aria e sul clima (…) inoltre che le attività di manutenzione degli alberi – esseri viventi – debbono rispettare sia i loro cicli biologici (ed evitare ad esempio in ogni caso le capitozzature, e comunque le potature in primavera) che quelli dei loro abitanti; gli alberi ospitano come noto i nidi di molte specie di uccelli, e la primavera è per essi la stagione fondamentale di riproduzione. Gli abbattimenti e le potature in primavera possono quindi trasformarsi in inutili stragi”. Aspettiamo, fiduciosi, delle risposte”. Così in una nota a firma del Gruppo Cittadini per l’Ambiente.
AGGIORNAMENTO del 18.03.2022 ore 15.24

Abbattimento degli alberi, la Multiservizi fa chiarezza

Riceviamo e pubblichiamo: Il comune di Cerveteri è fra le amministrazioni virtuose in Italia ad aver ottemperato alla legge n. 10 del 2013 che prevede che tutti i comuni sopra i 15mila abitanti si dotino di un catasto delle alberature. Ci preme ricordare sempre questo dato, sottolineando come, proprio grazie al lavoro svolto dalla Multiservizi in questi anni, si sia potuto raggiungere un altro straordinario obiettivo: la mappatura digitale del verde pubblico consultabile sul nostro sito ed una conoscenza approfondita delle alberature finalizzata alla  razionalizzazione della loro gestione. L’attenzione al verde richiede una programmazione capillare dell’attività, come dimostra l’agenda degli interventi settimanali che pubblichiamo sul nostro sito e sui social con l’obiettivo di consentire ai cittadini di conoscere in anticipo quelle che saranno le attività svolte dagli addetti alla manutenzione del verde. Insieme a questo, ogni mese pubblichiamo un report delle attività svolte, sul verde e sull’illuminazione, proprio perché è volontà dell’azienda quella di rendere pubblico e trasparente tutto il lavoro quotidiano messo in atto dai propri addetti.  Questa lunga premessa ci è utile per poter introdurre alcune delucidazioni in merito al tema delicato che riguarda la parte di interventi di manutenzione del verde che portano all’abbattimento di specie arboree.  Tali interventi, ci preme sottolineare, sono sempre il risultato di un’attenta valutazione delle condizioni fitosanitarie e fitostatiche resa possibile, come ricordato sopra, dal censimento delle alberature.  Da questo punto di vista ricordiamo che la tecnica Vta (Visual tree assessment) è uno dei metodi universalmente utilizzati e riconosciuti per la valutazione di stabilità degli alberi. Secondo il protocollo della Società Italiana di Arboricoltura:  “La valutazione di stabilità consiste nella identificazione tassonomica e nella descrizione morfologica, anatomica, biologica, fitopatologica e meccanica dell’albero al fine di determinarne la pericolosità, intesa come propensione al cedimento strutturale integrale o parziale. Tale verifica richiede conoscenze approfondite e integrate di arboricoltura ornamentale …. La valutazione di stabilità individua le cure colturali e gli interventi utili alla riduzione della pericolosità e definisce modalità e cadenza temporale dei monitoraggi necessari al controllo della sua evoluzione nel tempo. Nel caso in cui le condizioni di pericolosità non siano mitigabili, attraverso specifici interventi colturali, la valutazione di stabilità è lo strumento idoneo per ad individuare la necessità di procedere all’abbattimento dell’albero“.  La valutazione di stabilità può essere eseguita unicamente da professionisti esperti e qualificati iscritti ai rispettivi albi professionali. Si compone di anamnesi (individuazioni dei sintomi, difetti morfologici …), diagnosi, prognosi e prescrizioni.  L’anamnesi viene svolta con una approfondita analisi visiva che, quando il quadro diagnostico ottenuto con la medesima non è chiaro, è opportuno approfondire mediante indagine strumentale. Gli strumenti impiegabili possono essere ad esempio: dendrodensimetro, tomografo. Ad integrare ulteriormente la metodologia impiegata, in casi particolari possono arrivare in soccorso anche altri metodi, quali le prove di trazione o l’analisi dinamica dell’apparato radicale.  Intraprendere una via di corretta gestione del verde, effettuando la valutazione di stabilità di gran parte del patrimonio arboreo di Cerveteri non può che significare, al principio, dover far fronte ad alcuni abbattimenti ma significa anche e soprattutto migliorare sul lungo termine la gestione, la qualità, la longevità e la sicurezza del verde pubblico, compresi i numerosi servizi ecosistemici ad esso associati.  In sintesi, intendiamo rassicurare la cittadinanza che:  1) gli abbattimenti risultano sempre l’ultima soluzione finalizzata alla  riduzione del rischio; 2) gli alberi abbattuti da Multiservizi per motivi di pericolosità sono alberi sui quali è stata eseguita una valutazione secondo la metodologia sopra indicata; 3) l’abbattimento è sempre frutto di un’analisi complessa dell’albero nella sua interezza e in tutti i suoi aspetti morfofisiologici;   4) un albero cavo non è sempre un albero da abbattere: per ogni specie vengono calcolati dei fattori di sicurezza che contribuiscono a determinare la pericolosità dell’individuo esaminato;  5) la presenza di grosse cavità non è l’unico elemento che può determinare la necessità di abbattimento: un albero con fusto non compromesso da carie potrebbe comunque rientrare nella classe di propensione al cedimento ‘D’ ( per la quale l’unico intervento possibile è l’abbattimento) per problematiche legate ad esempio all’apparato radicale ed al rischio di ribaltamento della zolla radicale o ad esempio ad una fessurazione non contenibile alla biforcazione del fusto. Consultando l’agenda del verde è possibile conoscere in anticipo gli interventi programmati, fra cui anche gli abbattimenti. Invitiamo tutti i cittadini ad informarsi attraverso i nostri canali social, sulla pagina facebook e sul sito istituzionale e a non esitare a contattarci tramite Urp per inviarci segnalazioni o per chiederci informazioni in relazione agli interventi sopra descritti.
Redazione
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