“Le sanzioni e i blocchi economici esacerberanno artificialmente la mancanza di cibo e l’alterazione dei prezzi, sconvolgendo ulteriormente la produzione alimentare e la catena di distribuzione nel mondo, facendo salire i prezzi e ponendo un onere sui paesi in via di sviluppo che non meritano”. Lo ha detto il vice rappresentante permanente della Cina all’Onu, Dai Bing, alla riunione del Consiglio di sicurezza sull’Ucraina. Pechino chiede un “maggiore coordinamento internazionale per stabilizzare la fornitura di cibo e i prezzi, assicurando la sicurezza alimentare globale” e sostiene che l’Onu e le sue agenzie di settore “devono attivamente contribuire a coordinare la produzione e il commercio di cibo tra i paesi aiutando le nazioni in via di sviluppo a sopravvivere allo shock”. “Se la crisi continua e si aggrava ci saranno maggiori danni e non è nell’interesse di nessuna parte”, ha continuato l’ambasciatore, sottolineando che “la comunità internazionale deve incoraggiare e sostenere negoziati diretti tra Russia e Ucraina” e “Usa, Nato e Ue devono impegnarsi in un utile dialogo con Mosca adattandosi alle legittime preoccupazioni della sicurezza di tutte le parti”.