lunedì, Maggio 6, 2024

Guerra in Ucraina, il massacro di Bucha, parla Kuleba: “E’ stato un atto deliberato della Russia”

“Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via”. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba su Twitter condanna i fatti di Bucha e chiede “nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift”. Nella piccola città alle porte di Kiev, a lungo occupata dalle forze russe, sono stati trovati in una fossa comune i corpi di 410 civili, come riferito dagli investigatori ucraini. “Tutte queste persone sono state uccise con colpi d’arma da fuoco alla nuca”, ha denunciato il sindaco Anatoly Fedoruk. Tra le vittime anche Oleksandr Sukhenko, ex calciatore del club Seagull Second League, ucciso insieme ai suoi genitori. Sua madre Olga Sukhenko era il capo del villaggio di Motyzhyn e suo padre Igor Sukhenko era il presidente della squadra di calcio locale Kolos. “Quello che è accaduto a Bucha e in altri sobborghi di Kiev può solo essere definito genocidio”, ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, dicendosi scioccato per quelli che definisce “crudeli crimini di guerra” commessi dai soldati russi nella cittadina di Bucha, a nordovest della capitale ucraina, riferendosi alle notizie di esecuzioni di civili. Klitschko ha detto che il presidente russo Vladimir Putin è responsabile di questi “crudeli crimini di guerra” e ha aggiunto che i civili sono stati “uccisi con le mani legate”. Il sindaco di Kiev ha chiesto al mondo e in particolare alla Germania di porre fine immediatamente alle importazioni di gas dalla Russia: “Specialmente per la Germania, ci può essere solo una conseguenza: neanche un euro dovrebbe andare alla Russia, sono soldi insanguinati usati per massacrare persone. Deve arrivare immediatamente l’embargo su gas e petrolio”. Anche per Human Rights Watch ci sono “prove di crimini di guerra commessi a Bucha”. Il gruppo per i diritti umani ha affermato di aver intervistato una donna che ha visto le truppe russe radunare cinque uomini e sparare a uno di loro alla nuca, uccidendolo. “Abbiamo documentato un evidente caso di esecuzione sommaria da parte delle forze armate della Federazione Russa a Bucha il 4 marzo scorso”, ha affermato una portavoce di Human Rights Watch.
Redazione
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