Mancano pochi giorni alle elezioni presidenziali francesi – il primo turno è fissato per domenica 10 aprile, il secondo per il 24 dello stesso mese – e nei sondaggi vola la candidata nazionalista, Marine Le Pen (intorno al 21% dei consensi). Il presidente uscente, Emmanuel Macron, resta comunque ancora in testa con una percentuale che si aggira intorno al 27%. A dare un quadro della situazione è stata l’ultima rilevazione di BVA per Orange e RTL. Secondo gli ultimi dati disponibili, la leader del Rassemblement National è ora a soli 6 punti dal presidente in carica. Le proiezioni danno comunque Macron ancora come favorito, sia al primo che al secondo turno. Nei sondaggi si registra anche una interessante crescita di Jean-Luc Melenchon, leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise: “Potrebbe davvero creare una sorpresa”, commenta il giornale francese Le Monde. Mentre la candidata gollista Valerie Pecresse e il polemista nazionalista Eric Zemmour si fermano tra il 10,5% e l’11%. Gli altri candidati, principalmente di sinistra, restano sotto il 6%. A giocare un ruolo fondamentale sarà anche la fascia degli indecisi, pari circa al 40%, secondo i media francesi. In Francia dal 1962 la carica di Presidente viene eletta a suffragio universale diretto a doppio turno. Per essere eletti al primo turno serve la maggioranza assoluta dei voti (50% più uno). Se nessuno la ottiene, vanno al ballottaggio i due candidati che al primo turno hanno ricevuto il maggior numero di consensi. Questo è lo scenario che, secondo le proiezioni, dovrebbe verificarsi a questa tornata, con il testa a testa finale tra Le Pen e Macron.
