giovedì, Maggio 2, 2024

Milano, minori rapinati: due rapper verso il processo

Il pm di Milano, Leonardo Lesti, ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, a carico dei rapper “Baby Gang”, nome d’arte del ventenne Zaccaria Mouhib, “Neima Ezza”, ossia Amine Ez Zaaraoui, anche lui 20 anni, Samy Dhahri, 19 anni e conosciuto come “Samy Free”, e di un 31enne albanese, di cui non sono state fornite le generalità, tutti indagati in un’inchiesta per una serie di rapine condotta dai carabinieri di Pioltello e dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura milanese. Quattro gli episodi contestati, a vario titolo: tre casi avvenuti in una zona centrale della movida milanese, tra le Colonne di San Lorenzo e piazza Vetra nel maggio 2021, e l’ultimo a Vignate, nel Milanese, lo scorso luglio. Baby Gang, già finito al centro di fatti di cronaca negli ultimi anni e poi indagato in altre due inchieste negli ultimi giorni, anche per un episodio di resistenza agli agenti durante un controllo, era stato scarcerato, dopo l’arresto a fine gennaio, dal Riesame, perché il suo legale, l’avvocato Niccolò Vecchioni, aveva dimostrato che gli elementi probatori a suo carico erano lacunosi. Poi, a fine febbraio il gip Luca Milani, su istanza della legale Gaia Scovazzi, ha revocato i domiciliari per Neima Ezza, sostituendoli con l’obbligo di dimora a Milano e di permanenza nella sua abitazione dalle ore 20 alle 7, dandogli la possibilità di chiedere l’autorizzazione per fare concerti fuori dagli orari fissati. Revocati i domiciliari anche per Samy Free, anche in questo caso per l’attenuazione delle esigenze cautelari. Il quarto indagato non era stato arrestato. In base alle indagini di polizia e carabinieri, Baby Gang era stato arrestato per aver commesso una rapina a Vignate, nel Milanese, il 12 luglio scorso nei confronti di due ragazzi, assieme, secondo l’accusa, al 31enne albanese e ad una persona non identificata che aveva una pistola. In più, gli viene contestato dagli inquirenti, nell’avviso di chiusura indagini, anche un altro “colpo” che avrebbe commesso con Neima Ezza il 23 maggio 2021 ai danni di un giovane per portargli via una collana del valore di circa mille euro. Quest’ultima imputazione, però, non era stata riconosciuta dal gip Manuela Scudieri nell’ordinanza. A Samy Free vengono contestati, invece, due episodi, uno assieme a Neima Ezza e altri due da solo, tra maggio e giugno dello scorso anno.
Redazione
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